Pedemontana, chiuso il contenzioso con Strabag: riparte nel 2020 e raggiungerà Vimercate

I lavori per il completamento della Pedemontana potrebbero ripartire nel 2020: il via libera ai cantieri per la realizzazione delle tratte B2 e C che attraverseranno la Brianza dovrebbe essere la diretta conseguenza della risoluzione del contenzioso tra l’Ati guidata dal gruppo austriaco Strabag, che ha costruito le prime tratte, e la Autostrada Pedemontana lombarda.
Pedemontana in territorio comasco
Pedemontana in territorio comasco

I lavori per il completamento della Pedemontana potrebbero ripartire nel 2020: il via libera ai cantieri per la realizzazione delle tratte B2 e C che attraverseranno la Brianza dovrebbe essere la diretta conseguenza della risoluzione del contenzioso tra l’Ati guidata dal gruppo austriaco Strabag, che ha costruito le prime tratte, e la Autostrada Pedemontana lombarda (Apl) spa che un paio di anni fa ha rescisso il contratto con la cordata. L’azienda della Regione, che non dovrà pagare alcun risarcimento a Strabag, entro la fine dell’anno potrebbe bandire la gara per i 9,5 chilometri della B2 che correranno in sovrapposizione alla Milano-Meda da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno e per i 16,5 della C che andranno da Cesano a Vimercate. Sul progetto pare caduta l’opposizione del Movimento 5 Stelle dato che il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli ha firmato l’atto che permetterà a Pedemontana di defiscalizzare 349 milioni di euro.

«È finalmente arrivata un’ottima notizia – afferma il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala – il completamento dell’opera è strategico e fondamentale per cittadini e imprese. Occorrono reti stradali efficienti e rapide per permettere alle aziende di accorciare i tempi di trasporto delle merci, decongestionando il traffico delle autostrade». «Pedemontana – precisa – è un’opera necessaria e va terminata. La prossima tratta attraverserà la Brianza fino a Vimercate: un distretto economico e industriale che necessita di ulteriori sbocchi stradali per garantire una maggiore competitività alle imprese e consentire ai cittadini di muoversi più rapidamente».


«Per la Regione – garantisce il presidente Attilio Fontana – completare la Pedemontana è una priorità: lasciarla così sarebbe di nessuna utilità e uno sfregio per le risorse pubbliche. Nella prima richiesta di interesse fatta circa sei mesi fa undici società private si sono dette disponibili a partecipare a un’eventuale gara». Non è altrettanto ottimista sul rispetto del cronoprogramma annunciato il presidente della Provincia Roberto Invernizzi: «Dalla soluzione del contenzioso – commenta – al trovare le risorse necessarie per i cantieri ce ne passa. Attendiamo di capire quello che accadrà: il nostro territorio chiede di essere coinvolto in ogni fase. La Brianza ha bisogno di una decisione su Pedemontana, ma vuole essere protagonista anche delle riqualificazioni» lungo il tracciato.


Si scagliano contro il progetto i rappresentanti di Europa Verde che puntano il dito sulla sua «insostenibilità economica e i rischi per la salute» legati all’attraversamento dei terreni contaminati dalla diossina. «Non si è ancora capito – incalza la candidata alle Europee Ilaria Barbonetti – che per risolvere i problemi di mobilità servono il potenziamento del trasporto pubblico e la cura del ferro»