Paleontologia: scoperto un cucciolo di spinosauro, il più grande dinosauro predatore

I paleontologi Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco hanno scoperto grazie a un fossile di osso il cucciolo di uno spinosauro, il più grande dinosauro predatore della storia.
I più importanti esemplari di Spinosaurus
I più importanti esemplari di Spinosaurus M. Auditore e Prehistoric Minds

Cristiano Dal Sasso aggiunge un capitolo alla storia della paleontologia: il concorezzese ha identificato insieme a Simone Maganuco i resti di un cucciolo del più grande dinosauro predatore. Un baby spinosauro, ricostruito grazie a un nuovo fossile proveniente dall’Africa in uno studio pubblicato dai due paleontologi italiani sulla rivista scientifica PeerJ: si tratta di un giovanissimo individuo di Spinosaurus, “dinosauro dalla caratteristica vela dorsale che da adulto superava in lunghezza il T-rex” si legge nella comunicazione della scoperta.

Faccia a faccia tra il più grande e il più piccolo esemplare di Spinosaurus ad oggi conosciuti. La testa ricostruita si basa sul muso MSNM V4047, lungo 1 metro; il cucciolo si basa sul piccolo artiglio MSNM V6894. Entrambi i fossili sono conservati presso il Museo di Storia Naturale di Milano. (Disegno: D. Bonadonna)

“Lo spinosauro, il più lungo e uno dei più grandi dinosauri predatori, possedeva numerosi adattamenti alla vita semiacquatica. Un minuscolo artiglio del piede, scoperto nelle arenarie cretaciche del Sahara, mostra una struttura anatomica tipica del genere Spinosaurus. Si tratta del più piccolo esemplare conosciuto di questo gigantesco teropode, famoso per la bizzarra vela dorsale. Il piccolo artiglio – largo e poco incurvato – indica che la capacità di camminare su terreni fangosi e usare i piedi per nuotare fosse presente sin dalla nascita”.

Il fossile è stato trovato in Marocco nel 1999: per i due esperti del Museo di storia naturale di milano si tratta di una falange ungueale del piede (l’osso che in vita era ricoperto dall’unghia). Lunga soltanto 21 millimetri, è rimasta inosservata nelle collezioni paleontologiche fino alla recente scoperta (2014) di uno scheletro di Spinosaurus aegyptiacus, “che grazie ad un piede destro quasi completo ha rivelato una morfologia peculiare delle falangi”.

I paleontologi Simone Maganuco (a sinistra) e Cristiano Dal Sasso (a destra) confrontano il nuovo fossile – una piccola falange ungueale del piede (ovvero l’osso che in vita era ricoperto dall’unghia) – con il calco dello stesso osso di un individuo subadulto di Spinosaurus studiato nel 2014, che misurava 11 metri di lunghezza totale. L’artiglio di questo baby spinosauro è identico, solo molto più piccolo. (Foto: G. Bindellini)

L’osso appartiene al più piccolo esemplare sinora rinvenuto al mondo. «Oltre alla rarità di fossili appartenenti a dinosauri teropodi giovani e alla scarsità di ossa di Spinosaurus, questa scoperta è ancora più eccezionale se consideriamo le straordinarie dimensioni raggiunte da uno spinosauro adulto, che probabilmente era più lungo di un T-rex» dice Maganuco.

Il baby spinosauro era lungo 1,78 metri, “dunque poco più lungo della lunghezza stimata per la sola testa del più grande adulto di Spinosaurus conosciuto, rappresentato dal muso conservato al Museo di Storia Naturale di Milano”.

Comodamente appoggiato su un pollice, il nuovo fossile di Spinosaurus è lungo solo 21 millimetri. La pianta piatta e larga e la debole curvatura di questo artiglio sono elementi altamente diagnostici e mostrano le stesse caratteristiche riscontrate negli spinosauri adulti. (Foto: G. Bindellini)

Secondo recenti studi – aggiunge lo studio pubblicato – gli artigli larghi e piatti di Spinosaurus equivalgono a quelli dei piedi palmati di cui sono dotati molti uccelli marini e d’acqua dolce, che li utilizzano per camminare sui terreni fangosi e per nuotare. «Questo ritrovamento indica che in Spinosaurus il piede degli esemplari più giovani presentava gli stessi adattamenti locomotori osservati negli individui adulti, e che probabilmente tali adattamenti venivano acquisiti molto precocemente, fin dalla nascita» ha concluso Cristiano Dal Sasso.

Il piede completo di Spinosaurus, conservato nel neotipo FSAC-KK18888, era adatto per camminare su terreni fangosi e/o per nuotare, come i piedi dei cormorani (in alto, in secondo piano). Diversamente dalla maggior parte dei dinosauri teropodi, il primo dito (quello più a destra in questa foto) era ben sviluppato e toccava il suolo. (Foto: C. Dal Sasso)