Paderno Dugnano: truffa sull’elettricità, gestore cambiato all’insaputa degli utenti

La maggior parte dei truffati sono di Paderno Dugnano ma sarebbero coinvolti utenti anche di comuni vicini: si sono trovati con il gestore dell’energia elettrica cambiato senza che avessero firmato mai niente
Un contatore dell'elettricità
Un contatore dell’elettricità

E’ una truffa anomala quella di cui sono stati vittime diversi cittadini padernesi, che improvvisamente, a loro insaputa, si sono ritrovati un nuovo fornitore della corrente elettrica. Una delle prime ad accorgersi è stata Annamaria Merluzzi, che dopo aver ricostruito la vicenda ha presentato denuncia ai carabinieri e ha anche aperto un gruppo su facebook, dal titolo “Truffa contratti energia elettrica” per raccogliere le testimonianze di altre vittime. «Tutto è iniziato quando la mia bolletta dell’Enel, il gestore che avevo scelto, era di soli 7 euro: ho chiamato il gestore e mi è stato detto che il mio contratto sarebbe stato chiuso, perché io avevo scelto un nuovo gestore. Cosa che, però, non era vera: io non avevo scelto nessun nuovo gestore».

Dopo diverse telefonate e ricerche, la padernese si è resa conto di essere passata alla fornitura di Eni, senza però che lei lo scegliesse. In pratica, qualcuno ha compilato il contratto al posto suo, inserendo i dati, alcuni giusti, altri falsi. «Sono riuscita ad avere in mano il fantomatico nuovo contratto: il mio nome e cognome erano giusti, così come il numero pod necessario per i contratti di fornitura. Il resto, invece, era sbagliato: l’indirizzo di casa indicato non è il mio. E, ovviamente, la firma era falsa».

Qualcuno, quindi, deve essersi impossessato del numero di pod della donna e aver compilato il contratto per avere il nuovo gestore di energia elettrica. «Eni dice di non sapere nulla». La stessa cosa è successa ad altre persone, molte delle quali residenti a Paderno o altri comuni della zona. Per di più, il nuovo contratto per molti indica l’indirizzo segnato come seconda casa, per cui la tariffa dell’energia è aumentata di almeno il 10%.

Ora i truffati sono sul piede di guerra. Si stanno organizzando, scambiandosi informazioni su facebook. Hanno sporto denuncia ai carabinieri e vogliono andare a fondo della vicenda. Chi ha rubato i dati per il nuovo contratto di fornitura di energia? E perché? A quale scopo? Chi ci ha guadagnato? Sono tutti interrogativi che, per ora, non trovano risposa. Quel che è certo, è che da settimane Annamaria Merluzzi e gli altri truffati passano le giornate al telefono, chiamano gli operatori delle compagnie di energia elettrica, si confrontano tra loro, analizzano contratti e documenti, cercando di capire cosa sia successo e come poter uscire da questa situazione. In molti hanno disconosciuto la firma sul contratto falso e stanno cercando di tornare al vecchio gestore. Il gruppo facebook conta già più di 180 membri