Ospedali di Monza e Brianza, il Pd chiede di stringere i tempi sulla riorganizzazione

Il Pd lombardo torna a chiedere all’assessore regionale Gallera il confronto sulla riorganizzazione degli ospedali di Monza e Brianza, le Asst: sono passati più di due mesi dall’unica riunione, ricorda Gigi Ponti.
Monza Ospedale san Gerardo
Monza Ospedale san Gerardo Fabrizio Radaelli

Una riunione, poi basta. E allora il Partito democratico lombardo torna a chiedere il confronto operativo sull’ipotesi di riorganizzare la geografia ospedaliera di Monza e Brianza. La nota del Pd segnala come il 19 novembre sia stato approvato un ordine del giorno in consiglio regionale che programmava entro sei mesi il confronto sulla riforma della riforma sanitaria firmata da Roberto Maroni nella scorsa legislatura lombarda.

Obiettivo di chi ha proposto l’ordine del giorno, “ridiscutere con l’Assemblea dei sindaci della Brianza la revisione dei confini delle Asst di Monza e Brianza”. «C’è stato un primo incontro istitutivo della cabina di regia, ma poi più nulla: la discussione è ancora aperta e tutta da affrontare: per questo ho inviato una lettera all’assessore al Welfare Gallera per sollecitare l’avvio degli incontri operativi», ha detto Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd.

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«Ritengo importante che siano rispettati i termini che erano stati stabiliti e approvati con il mio documento, cioè che entro sei mesi dalla data dell’ordine del giorno vi fosse realmente una ridiscussione dei confini stabiliti dalla legge 23 – insiste il cesanese –. A questo punto dovremmo essere già a metà del percorso, non ancora all’inizio. Abbiamo urgente necessità di approfondire gli argomenti».

Secondo il Pd la riorganizzazione è necessaria e deve prevedere un ripensamento sui confini delle Asst, per evitare di imporre ai pazienti lunghi percorsi per raggiunge “gli istituti di cura e altre importanti questioni organizzative finalizzate a migliorare l’accessibilità degli utenti ai servizi sanitari. Tutti elementi che ci suggeriscono di fare una discussione che sia ordinata, approfondita e pubblica”.