Ospedale San Gerardo, le priorità del nuovo direttore dell’Asst: recupero dei ritardi per Covid, lotta al virus, trasformazione in Irccs

Già attivato il progetto SOS che apre le sale operatorie anche al sabato prevedendo una ventina di interventi. Silvano Casazza, direttore dell’Asst Monza da un mese, ha parlato delle priorità dell’ospedale San Gerardo dopo il covid.
Silvano Casazza
Silvano Casazza Fabrizio Radaelli

Recupero delle attività rallentate dal Covid, lotta al virus e proseguimento del cammino per la trasformazione in Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) dell’ospedale San Gerardo di Monza. Silvano Casazza, direttore generale di Asst da un mese, presenta i suoi obiettivi insieme al nuovo direttore amministrativo Antonietta Ferrigno e ai riconfermati (“per dare un segnale di continuità”) direttori sanitario e sociosanitario Laura Radice e Gianluca Peschi.

“A dire il vero – esordisce Casazza con una metafora – il primo traguardo da raggiungere è quello di non fare rallentare la corsa del treno in cui sono salito. Anzi, vorrei che questa corsa diventasse ancora più veloce. Provenendo da Ats, conoscevo già la realtà del san Gerardo, ma posso dire di aver avuto la conferma di un’azienda di eccellenza e di qualità, contraddistinta da un forte senso di appartenenza da parte degli operatori. Posso assicurare che non si tratta di qualcosa di scontato, ma di un valore aggiunto che si è manifestato soprattutto durante i periodi più difficili in cui la compattezza e una visione comune ha permesso di rispondere ai bisogni del territorio”.

E proprio per venire incontro alle necessità dei tanti pazienti che afferiscono al nosocomio monzese, la previsione dell’ultimo quadrimestre dell’anno è di tornare a regime con le attività diagnostiche, ambulatoriali e chirurgiche del 2019.

“Già nel mese di settembre siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati – sottolinea Casazza – in particolare, per quel che concerne le operazioni chirurgiche abbiamo attivato il progetto SOS, un acronimo che non deve spaventare, ma che significa Sale Operatorie di Sabato. In questo modo nel corso della giornata si riescono a effettuare una ventina di interventi”.

Continua senza sosta la lotta al virus. Il San Gerardo è un hub regionale che accoglie i malati lombardi che necessitano di ricovero nel reparto di malattie infettive e nelle terapie subintensive (pneumologia) e intensive. Ad oggi sono 26 i degenti malati di Covid di cui 5 in terapia intensiva e 4 in subintensiva. I ricoverati nelle terapie non sono vaccinati. Qualche paziente vaccinato è stato, però, individuato nel reparto di malattie infettive.

L’età media dei malati si attesta sui 55-60 anni, ma vi sono anche casi di 35-40enni non vaccinati. In fatto di vaccinazioni, i cittadini brianzoli hanno risposto bene all’appello. La provincia di Monza e Brianza è seconda in regione dopo la provincia di Lecco per numero di prime dosi somministrate.

“Ora – prosegue Casazza – sono state aperte le prenotazioni per le terze dosi per gli ultraottantenni che abbiano ricevuto la seconda dose sei mesi fa. A loro, se lo desiderano, sarà inoculato nella stessa seduta anche il vaccino antinfluenzale”.

Dopo lo stop imposto dal Covid prosegue il cammino, iniziato nel 2019, per l’istituzione dell’Ircss al San Gerardo.

“Durante l’estate – sottolinea Casazza – abbiamo ripreso le fila del lavoro già in atto. Il riconoscimento, che ci auguriamo arrivi presto, porterà ancora più valore e qualità al san Gerardo e vantaggi ulteriori al territorio. Non vi sarà uno slancio per la ricerca fine a se stessa ma la ricerca avrà una ricaduta positiva sulla salute di tutti i cittadini. Tutti noi siamo pronti ad affrontare questa sfida con entusiasmo”.

Proseguono anche i lavori di ristrutturazione dell’ospedale: il settore C dovrebbe essere pronto per la prossima primavera. Poi toccherà al settore A ed entro la fine del 2023 si prospetta il termine dei lavori.