Ospedale San Gerardo, cosa fa l’ambulatorio di sorveglianza per donne a rischio carcinoma

Come funziona l’ambultorio dell’ospedale San Gerardo di Monza per la sorveglianza ginecologica delle donne portatrici di mutazione genetica dei geni r esponsabili della predisposizione ereditaria allo sviluppo di determinati tipi di tumore, principalmente ovarico e alla mammella.
MONZA ospedale
MONZA ospedale Fabrizio Radaelli

Un ambulatorio di sorveglianza ginecologica per le donne portatrici di mutazione genetica dei geni BRCA, la mutazione responsabile della predisposizione ereditaria di un soggetto allo sviluppo di determinati tipi di tumore. In ambito femminile, le forme tumorali che più frequentemente si associano a varianti dei geni BRCA1 e BRCA2 sono i tumori della mammella e dell’ovaio. All’ospedale san Gerardo è attivo sin dal gennaio 2017 un servizio per rispondere a 360 gradi alle esigenze delle donne “a rischio”. A dirigerlo è il professor Robert Fruscio della UOC di Ginecologia Chirurgica guidata del professor Fabio Landoni, entrambi professori associati in Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

L’ambulatorio ha avuto un notevole successo, tanto che il numero di prestazioni effettuate è in costante aumento ed anche nel 2020, in piena pandemia Covid, ha segnato un +21% rispetto all’anno precedente, con più di 300 donne che vengono seguite periodicamente e più di 100 chirurgie profilattiche già eseguite.

L’idea di creare uno spazio riservato alle donne portatrici di mutazione genetica BRCA è nata da una stretta collaborazione con la UOS di Genetica Medica, in particolare con le dottoresse Elena Sala e Gaia Roversi, con lo scopo di recepire le direttive regionali in merito alla prevenzione del carcinoma ovarico, patologia a prognosi sfavorevole per la quale queste donne sono maggiormente a rischio. Per rispondere in toto alle esigenze delle pazienti nell’ambulatorio sono presenti una psicologa ed una nutrizionista, la prima grazie al contributo dell’associazione delle pazienti ACTO Lombardia Onlus, la seconda dell’Associazione Cancro Primo Aiuto Onlus.

Molte donne infatti trovano giovamento dal supporto psicologico nella gestione emotiva della consapevolezza del rischio aumentato di neoplasia, così come una consulenza nutrizionale le aiuta ad affrontare i cambiamenti del metabolismo indotti dall’intervento chirurgico profilattico. Con l’aumentare della complessità del quadro clinico delle donne seguite, l’ambulatorio ha intensificato i rapporti con la Breast Unit diretta dal dottor Riccardo Giovanazzi e con l’Oncologia Medica, in particolare con la dottoressa Marinella Mastore, responsabile di un ambulatorio di oncogenetica, e con le responsabili della cura della patologia oncologica della mammella, le dottoresse Marina Cazzaniga, Federica Cicchiello e Francesca Riva, con l’estensione del servizio a donne portatrici di altre mutazioni e con la creazione di un vero e proprio team multidisciplinare. Dal punto di vista della ricerca clinica e di base, lo staff del San Gerardo ha avviato collaborazioni internazionali con alcuni dei gruppi più attivi sul tema della prevenzione oncologica a livello mondiale, quale quello del dott. Steven Narod (Toronto, Canada) ed il consorzio CIMBA (Cambridge, UK). I servizi sono erogati il martedì pomeriggio dalle 14.30 negli ambulatori di ginecologia dell’ASST Monza in via Pergolesi, 33 (Settore A, piano terra).

Le prenotazioni si effettuano presso il CUP dell’ambulatorio di ginecologia oppure chiamando il lunedì, martedì e giovedì il numero 0392339985 dalle 9 alle 11.

“L’attività dell’ambulatorio rappresenta un paradigma virtuoso della sinergia tra la componente universitaria ed ospedaliera – ha sottolineato il direttore generale della ASST Monza Mario Alparone – Grazie alla collaborazione di diverse figure professionali, è possibile fornire un servizio all’avanguardia contribuendo con il lavoro clinico all’aumento della conoscenza scientifica su un argomento relativamente recente che necessita di continue nuove acquisizioni”.