Ornago, ultimo atto per il caso Paolo Villa: funerali in arrivo per la sorella e la madre

Conclusi gli accertamenti medico-legali per le due donne di Ornago trovate morte in casa, per le quali era stato accusato in un primo momento il figlio e fratello Paolo Villa. La procura ha dato il nulla osta per i funerali.
Il tribunale di Monza
Il tribunale di Monza

Completati, a oltre due mesi dalla loro tragica morte gli accertamenti medico legali disposti dalla magistratura su Amalia Villa e Marinella Ronco, 85 e 52 anni, madre e figlia decedute in circostanze ancora da chiarire definitivamente nel loro appartamento di Ornago, lo scorso febbraio. Ora la procura ha dato il nulla osta per il funerali delle due signore, e a trarre le conclusioni finali di un’inchiesta che inizialmente aveva preso la direzione dell’omicidio, con l’arresto di Paolo Villa, il fratello di Amalia, arrestato nelle prime battute con l’accusa di aver ucciso le due donne.

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L’uomo, dopo un iniziale periodo in carcere, è stato poi trasferito nel reparto psichiatria del San Gerardo, e infine ricoverato in una struttura sanitaria di Ornago. In principio tutto faceva pensare all’omicidio. Poi gli accertamenti medico legali hanno fatto emergere un’altra verità. Villa, infatti, in evidente stato confusionale, non riusciva a dare una spiegazione plausibile di quanto accaduto. Eppure aveva convissuto con i corpi senza vita in casa di sorella e nipote per qualche giorno, fino ad una scoperta quasi casuale da parte dei carabinieri.

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Poi gli esami autoptici avevano sancito che le due donne, in realtà, erano decedute per cause naturali, escludendo ogni responsabilità in carico a Villa, molto conosciuto dalla comunità ornaghese. Il paese, dopo lo choc e il clamore mediatico suscitato dalla tragedia, si era schierato compatto con Villa, creando anche dei gruppi social dedicati.