Ornago, tutti a vedere i girasoli: disagi a causa del parcheggio selvaggio, attacco al sindaco

Molti i visitatori al nuovo labirinto di girasoli di Ornago, ma non tutti hanno rispettato le indicazioni per il parcheggio. Residenti infastiditi per auto e rifiuti, forze dell’ordine allertate. Attacco della minoranza, la risposta del sindaco.
Ornago girasoli - foto dalla pagina facebook
Ornago girasoli – foto dalla pagina facebook

Tutti a vedere il labirinto di girasoli a Ornago: i residenti lamentano disagi, parcheggio selvaggio e rifiuti abbandonati. E il gruppo di minoranza Progresso e Solidarietà attacca l’amministrazione Siccardi.

Venerdì scorso ha aperto ufficialmente il labirinto di girasoli Shirin allestito nei pressi di Cascina Rossino. Tanti sono stati i visitatori che hanno raggiunto il campo per godersi una passeggiata nel labirinto di 7mila metri quadri.

L’abbondante afflusso di persone ha provocato però la reazione dei residenti di Cascina Rossino che hanno fatto partire diverse segnalazioni rispetto ad auto parcheggiate in modo non corretto e rifiuti abbandonati per strada.
Da parte loro le proprietarie dell’attività (l’accesso al campo è a pagamento) hanno sin da subito invitato a raggiungere il campo a piedi o in bici e di lasciare la macchina nei parcheggi a Bellusco, in via Europa e Strada provinciale 176, e recarsi al campo utilizzando i sentieri.

Nonostante gli inviti però in tanti hanno scelto di arrivare in prossimità del campo direttamente con l’auto. Per risolvere la questione nel weekend l’amministrazione ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine che hanno gestito i flussi sulla via.

Il dibattito è stato riacceso dal gruppo di minoranza Progresso e solidarietà che in un post sul proprio blog ha duramente attaccato la giunta Siccardi: “’Vivere un’esperienza nel verde’ questo è il motivo che porta molte persone a visitare il labirinto di girasoli, un’iniziativa lungimirante di privati cittadini sul territorio ornaghese – si legge – Siamo un po’ meno soddisfatti dei visitatori/clienti per via della loro non sempre eccelsa educazione civica. Se da un lato vedere gente, tanta gente, può sembrare un piacevole e interessante diversivo, se i visitatori non sono particolarmente attenti al rispetto degli abitanti e dei luoghi che occupano con parcheggi selvaggi e che imbrattano con rifiuti abbandonati, il tutto può trasformarsi in disagio. La domanda che ci poniamo e poniamo all’Amministrazione è: possibile che non si poteva concertare e organizzare meglio questa situazione?”.

Il gruppo di minoranza prosegue poi: “Un’Amministrazione attenta non avrebbe dovuto indirizzare il privato, che siamo certi ha nelle sue corde il rispetto della natura e del vivere civile, ad organizzare e trovare spazi per accogliere i propri avventori senza lasciarli posteggiare fuori dagli spazi o su proprietà altrui? Un’Amministrazione attenta non avrebbe fatto valere le regole della vita civile? La mancanza di posti auto, il costo della raccolta e della pulizia, trattandosi di territorio di Ornago, ricade su tutti i cittadini ornaghesi, mentre l’attività è privata e a pagamento. Siamo proprio tutti disponibili ad accollarcelo così senza battere ciglio? Sarebbe stato lungimirante, da parte dell’Amministrazione prevedere un accordo tra le parti per restituire al nostro territorio (in vari modi e non necessariamente economici) il costo di tutto ciò”.

Progresso e solidarietà ha poi rincarato la dose puntando il dito contro il sindaco per la sua presenza in fascia tricolore il giorno dell’inaugurazione: “Non e ammissibile, anzi vergognoso, che il Sindaco sia andato ad inaugurare l’avvio dell’attività con la fascia tricolore, che a norma di legge andrebbe usata esclusivamente per scopi istituzionali e non per sponsorizzare le attività economiche di privati. Per l’ennesima volta non si è posta la dovuta attenzione alle ripercussioni che una simile iniziativa avrebbe causato sul territorio e che ora tutti siamo chiamati a sopportare”.

«Diciamo che non c’è molto da rispondere – ribatte il primo cittadino Daniel Siccardi – Diciamo che chi ha fatto politica dovrebbe sapere che un’attività privata per aprire chiede tutti i relativi permessi e non è l’Amministrazione comunale che li fornisce. Dare la colpa al sindaco significa voler marciare sopra ai disagi. A proposito di questi abbiamo cercato di intervenire sia dialogando con la proprietà sia chiamando i Carabinieri. Per quanto riguarda la possibilità di chiudere la strada è un’opzione che non è praticabile perché non ci sono lavori in corso e nemmeno rischi per la pubblica sicurezza. Per il prossimo weekend abbiamo aperto un dialogo con i proprietari del campo, saranno posizionate le transenne e la cartellonista per invitare a utilizzare i parcheggi contrassegnati. Per i weekend dovrebbero inoltre ripristinare l’ingresso su prenotazione».