Tragedia di Giussano: celebrati a Paina i funerali di Marina Cesana e Paola Parravicini

Si sono svolti nel pomeriggio di mercoledì, nella chiesa di Paina di Giussano, i funerali di Marina Cesana, 58 anni e Paola Parravicini, 88, per le cui morti il sindaco Matteo Riva ha proclamato il lutto cittadino. Sono le vittime di Alessandro Turati, che ha ucciso la mamma e la nonna nel sonno e poi, dopo diverse ore, si è suicidato (per lui tumulazione alla mattina). Messaggio dell’arcivescovo Delpini.
Giussano, funerali omicidio-suicidio di Paina
Giussano, funerali omicidio-suicidio di Paina Federica Verno

Si sono svolti nel pomeriggio di mercoledì, nella chiesa di Paina di Giussano, i funerali di Marina Cesana, 58 anni e Paola Parravicini, 88, madre e figlia, per le cui morti il sindaco Matteo Riva ha proclamato il lutto cittadino.

Le due donne sono state uccise nel sonno, mercoledì scorso, dal figlio di Marina Cesana, Alessandro Turati, che, diverse ore dopo, si è tolto la vita nella stessa abitazione, la casa dove vivevano in via Negri a Paina.

Sorretta dai familiari è arrivata in chiesa la figlia di Marina, Elisabetta, 22 anni, hostess per la Ryanair, rientrata da Dublino proprio la notte del massacro perchè avrebbe dovuto trascorrere dieci giorni di ferie per il suo compleanno.

Prima della cerimonia, il parroco don Sergio Stevan ha letto il messaggio del vicario dell’arcivescovo Mario Delpini, monsignor Patrizio Garascia: “I fatti capitati nella vostra comunità ci lasciano tutti sgomenti e increduli – così nella missiva – tentati di lasciarci sopraffare dalla disperazione e dallo sgomento. Celebrare l’eucarestia significa annunciare che davanti al dolore solo un abisso di amore come era quello di Gesù, crocefisso e poi risorto, può donarci speranza e forza ”.

Erano presenti il sindaco Matteo Riva e alcuni esponenti della maggioranza.

Madre e figlia sono state, poi, sepolte insieme, nel cimitero di Seregno, dove già riposa il marito di Cesana, deceduto nel 2009.

Alessandro Turati, è stato, invece seppellito alla mattina nel campo comune del cimitero di Turati. Il 28 enne aveva chiesto alla Curia di Milano il cosiddetto “sbattezzo” e avrebbe reso noto in passato di essersi distaccato dalla Chiesa. Al momento della tumulazione, alle 10.30, era presente la sorella Elisabetta con gli zii, i cugini e alcuni amici di famiglia.