Le indagini sull’omicidio del 22enne vimercatese Simone Stucchi sono vicine alla fine. Dopo l’identificazione dei circa 30 ragazzi che quella notte a Pessano avrebbero preso parte alla rissa sfociata in tragedia, i carabinieri della compagnia di Pioltello sembra stiano per chiudere il cerchio intorno al responsabile materiale della coltellata fatale e verosimilmente anche a soggetti responsabili in concorso.
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Tutti i ragazzi coinvolti, poi, dovranno rispondere del reato di rissa. L’epilogo, quanto meno d’indagine, è molto atteso, anche per quel bisogno diffuso di comprendere i contorni di una vicenda che ha sconvolto la Brianza. Gli approfondimenti degli investigatori, a settimane di distanza, sembrerebbero ancora escludere dietro alla maxi-rissa, l’esistenza di particolari fenomeni criminali, di grossi giri di droga o di lotte sistematiche tra bande.
Potrebbe davvero essere nato tutto da futili motivi e da screzi tra pochi protagonisti che hanno però potuto contare sul potere di amplificazione (e distorsione) dei social e delle chat. All’appuntamento di Pessano sarebbero arrivati ragazzi con motivazioni tutte diverse e confuse: chi convinto di partecipare a una scazzottata, chi provvisto di lame.