Occupata (e sgomberata) la villa delle vacanze di Formigoni a Porto Cervo

Era la villa dove fino a qualche estate fa trascorreva le vacanze Roberto Formigoni ed è di proprietà del brugherese Alberto Perego. Quella per cui era finito nell’inchiesta sul caso Maugeri e San Raffaele. Nei giorni scorsi è stata occupata da una famiglia rom che “voleva andare al mare”.
Porto Cervo vista da Google
Porto Cervo vista da Google

Era la villa dove fino a qualche estate fa trascorreva le vacanze Roberto Formigoni ed è di proprietà di Alberto Perego, brugherese, amico di lunga data dell’ex governatore della Lombardia (entrambi Memores domini di Comunione liberazione). Qualche giorno fa è stata occupata da una famiglia di etnia rom che sembra avesse progettato un periodo di ferie a Porto Cervo con vista sulla baia di Cala di Volpe. Il riposo di mamma, papà e due figli è durato solo una giornata. Fino a quando una governante si è presentata alla porta di “Villa Le Grazie” per prepararla all’arrivo dei legittimi ospiti. E ha chiamato la polizia.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa la famiglia, di origini slave ma residente nel Nuorese, sarebbe entrata dall’ingresso principale senza forzare serrature e superando i sistemi di sicurezza per prendere possesso delle 13 stanze, di 8 bagni, cucina, verande, salone e piscina con solarium.
“Anche i nostri figli hanno diritto ad una vacanza al mare”, avrebbero spiegato i genitori. Gli adulti sono stati denunciati per occupazione abusiva di immobile.

A fine dicembre 2016 Alberto Perego era stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione nel processo sul caso Maugeri e San Raffaele. Condannato a sei anni invece Roberto Formigoni. A suo carico il tribunale di Milano aveva disposto anche la confisca di circa 6,6 milioni di euro, tra cui la quota del 50% di proprietà proprio di villa Le Grazie, nel Comune di Arzachena, il cui acquisto era stato uno dei punti al centro dell’inchiesta. I giudici avevano deciso il trasferimento di quelle quote in capo ad Alberto Perego.