Nuovi cartelli in piazza Vittorio Veneto a Seregno: «Non salite sul monumento ai Caduti»

Il Comune di Seregno chiede «rispetto» per il monumento ai Caduti: posizionati nuovi cartelli in piazza Vittorio Veneto che invitano le persone (soprattutto i bambini) a non bivaccarci e a non scalarlo come se fosse un gioco.
Il sindaco Alberto Rossi ed il comandante della Polizia locale Maurizio Zorzetto in piazza Vittorio Veneto, davanti ad uno dei cartelli
Il sindaco Alberto Rossi ed il comandante della Polizia locale Maurizio Zorzetto in piazza Vittorio Veneto, davanti ad uno dei cartelli

Stimolare un maggiore rispetto per il monumento ai caduti al centro di piazza Vittorio Veneto, opera dello scultore Alfredo Sassi, che ha ormai alle spalle più di 90 anni di vita e che, sulle sue quattro facciate, riporta i nomi dei seregnesi caduti per la patria nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. È lo scopo principale della nuova cartellonistica installata sul posto per iniziativa dell’amministrazione comunale, che ha così recepito i tanti input arrivati al suo indirizzo da parecchio tempo a questa parte, anche attraverso i social network, e fatto tesoro dell’esperienza maturata in questi mesi dalla polizia locale, che nei controlli nei fine settimana nel centro storico spesso, forse troppo spesso, ha dovuto sensibilizzare le famiglie presenti in piazza affinché i più piccoli non utilizzassero il monumento come se fosse una parete per l’arrampicata.

Nuovi cartelli in piazza Vittorio Veneto a Seregno: «Non salite sul monumento ai Caduti»
Il cartello

Così, i quattro cartelli collocati agli angoli dello spazio urbano, finito frequentemente sotto la luce dei riflettori in questi primi mesi del 2021, ricordano come sedersi sulla base e, soprattutto, arrampicarsi sulle facciate del monumento costituisca un’infrazione al regolamento di Polizia urbana vigente, con la possibilità di sanzioni fino a 500 euro. L’obiettivo specifico non è quello di fare cassa, punendo con ammende coloro che non si atterranno da qui in avanti alle prescrizioni, ma incentivare al recupero di quella componente del senso civico che, di generazione in generazione, ha consentito alla popolazione di guardare quasi con venerazione al monumento sotto la luce dei riflettori. Ciò non toglie, comunque, che a fronte di casi di necessità, la Polizia locale provvederà come è suo dovere di istituto a sanzionare i trasgressori.