Nuova protesta sulla Statale 36 “per tornare a lavorare”: in duecento in corteo verso la Regione

Ristoratori, baristi e quegli imprenditori che si riuniscono nel movimento “La Brianza che non molla” mercoledì mattina si sono rimessi marcia sulla Valassina, in direzione di Milano. Ancora lunghe code sulla Statale 36.
protesta in Valassina dei ristoratori
protesta in Valassina dei ristoratori

Non è bastata la zona gialla. Ristoratori, baristi e quegli imprenditori che si riuniscono nel movimento “La Brianza che non molla” mercoledì mattina si sono rimessi marcia sulla Valassina, in direzione di Milano, per raggiungere il palazzo della Regione e chiedere “il diritto a lavorare”. Di nuovo a distanza di due settimane. Oltre al mondo della ristorazione, che ha riaperto con restrizioni con il nuovo colore della Lombardia, presenti anche organizzatori di eventi, titolari di palestre e piscine, che invece rimangono chiusi. E una volta a destinazione hanno ottenuto un colloquio col presidente Attilio Fontana al quale dovrebbero portare le loro istanze lunedì 8 febbraio: certezze sui ristori e sulle prossime aperture.

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L’appuntamento era alle 7 a Verano Brianza: qui le oltre duecento persone che hanno aderito alla manifestazione hanno trovato le forze dell’ordine, che poi hanno accompagnato in una sorta di scorta il serpentone che si è mosso verso Milano a 10 chilometri all’ora sulla Statale 36.

Si sono inevitabilmente formate lunghe code in carreggiata sud, con traffico bloccato fino oltre Briosco: “Tutto bloccato come lo siamo noi”, hanno commentato in un post su facebook.