Nozze Regione-autodromo di Monza, dote da 21 milioni per il sì di Ecclestone

La sposa (Regione Lombardia) ha una ricca dote: 21 milioni. Lo sposo, l’autodromo di Monza, aspetta quei soldi come manna dal cielo. Ora si aspetta il sì di zio Berni Ecclestone per salvare il Gp d’Italia.
Ecclestone (con Briatore) nei box del circuito di Monza
Ecclestone (con Briatore) nei box del circuito di Monza

Mancano poco più di 20 giorni al Gran Premio di Formula 1 di Monza. Oltre ai risvolti sportivi, il Gp d’Italia sarà una data chiave anche per capire il futuro dell’autodromo brianzolo: continuerà a ospitare il circus della Formula 1? I soldi in ballo sono tanti: settimana scorsa a Milano c’è stato un incontro tra i comuni di Monza e Milano con Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia dopo il voto di Palazzo Madama che ha sbloccato la defiscalizzazione dei fondi del Pirellone. Per il Comune di Milano il sindaco Giuliano Pisapia ha delegato Gianni Confalonieri, per il capoluogo brianzolo presente il sindaco Roberto Scanagatti. Al centro dell’incontro l’ingresso di Regione Lombardia nella proprietà di autodromo e Parco di Monza. Un ingresso che porterà in dote 21 milioni di euro nei prossimi 3 anni. «È stato un vertice molto positivo- spiega Scanagatti- ora bisogna lavorare insieme cercando di evitare il più possibile quelle strumentalizzazioni politiche che hanno rallentato l’iter del salva Gp in Senato. Adesso la Regione, e Maroni si è detto d’accordo, si deve impegnare ad investire quella settantina di milioni di euro su Parco e autodromo». Al sindaco monzese non è sfuggita l’apertura di credito di Bernie Ecclestone. «È sicuramente importante il fatto che abbia definito una buona notizia l’approvazione dell’emendamento in Senato- spiega il primo cittadino Pd-, vuol dire che il patron della F1 ha riconosciuto, di fatto, la portata di questo evento e di un autodromo che non a caso si chiama nazionale».

Per questo motivo l’appuntamento del Gp di settembre potrebbe essere davvero la chiave di volta dell’intera, intricata vicenda. Ecclestone vuole soldi, la pista ha bisogno di una serie di interventi non più procrastinabili, in grado di farla competere con gli altri circuiti del circus in termini di sicurezza e accessibilità. Il Pirellone è pronto a investire tanti soldi. Ora non resta che aspettare l’incontro con Ecclestone.