Nova Milanese, l’ultima Pausa caffè del bar nel parco Vertua

Pasqua amara per i gestori del Bar Pausa caffè di Nova Milanese che dava il benvenuto nel parco Vertua dalla via Garibaldi. Il 31 marzo è scaduta la proroga della gestione iniziata il 10 aprile del 2005 e la titolare ha salutato i suoi clienti. Però il bar aveva anche funzione di sorveglianza del parco.
NOVA- BAR PAUSA CAFFE'
NOVA- BAR PAUSA CAFFE’ Giusy Taglia

Pasqua amara per i gestori del Bar Pausa caffè di Nova Milanese. Un locale particolare perché dà il benvenuto a chi entra nel parco Vertua dalla via Garibaldi attraverso un passaggio sotto il muro-camminamento realizzato ai tempi della riqualificazione del Parco Urbano. Lidiana, la titolare ha salutato i suoi clienti, molti ragazzi, adolescenti e giovani che hanno avuto nel bar il loro punto di ritrovo: il 31 marzo è scaduta la proroga della gestione iniziata il 10 aprile del 2005.

«Mi dispiace davvero molto – ha sottolineato la titolare – soprattutto per la scarsa considerazione con cui siamo stati trattati». E prosegue: «Quello che ci avevano affidato nel 2005 sarebbe dovuto essere un semplice chiosco estivo, è grazie a noi se, adesso, è diventato un bar: abbiamo investito non pochi soldi per fare dei lavori strutturali, previa autorizzazione. Ci era stata affidata una gestione di sei anni, rinnovabile per altri sei: nel gennaio nel 2017 è scaduto il vecchio contratto ma ci hanno concesso una proroga. Pensavamo che ci potessero rinnovare il contratto tanto che avevamo messo in conto anche di fare altri lavori all’esterno che sarebbero dovuti partire a maggio. Nessuno mai ci aveva detto che per l’assegnazione della gestione si sarebbe dovuto procedere tramite bando lo abbiamo scoperto per caso».
Ma Lidiana, e con lei anche il figlio Fabrizio e il marito non si occupavano solo del bar, ma anche di aprire e chiudere gli accessi al parco, puntuali, ogni giorno alle 6.30 e alle 20 di sera. E non solo: la loro presenza è stata preziosa anche come sorveglianza. E adesso? Il bando è andato deserto. Lidiana ha preso parte alla manifestazione di interesse.
«Le condizioni richieste per potersi garantire la gestione per altri quattro anni, rinnovabili ad otto non erano per nulla convenienti». Da qui la decisione di continuare con un’attività a Seveso.

«Rimane molto amaro in bocca. Unica grande consolazione l’affetto dei clienti che ringraziamo di cuore», ha concluso.