No Slot, ora allarme per i bambini Anche a Monza il movimento cresce

È una battaglia, quella della società civile contro il gioco d’azzardo e le slot machine. E adesso coinvolge anche i bambini. Un’allarme nazionale lanciato dal movimento No-slot. Anche a Monza cresce la protesta avviata dalla consigliera Anna Martinetti.
Alcune slot machine
Alcune slot machine archivio

È una battaglia, quella della società civile contro il gioco d’azzardo e le slot machine. E adesso coinvolge anche i bambini.

In Italia – L’allarme è del movimento No-slot e riguarda le macchinette e i giochi destinati ai più giovani. Delle 2.200 app categorizzate slot, 19 (e crescono ogni giorno) hanno tag “per bambini”, segnala il movimento. Con jingle che imitano quelle per adulti e rumori che ripetono la cascata dei soldi.

«Così si diffonde la “cultura” dell’azzardo”, dice Simone Feder del movimento No-slot. Sul web ma anche nella realtà, visto che sono tanti gli esercizi che accanto alle slot cominciano a mettere quelle per ragazzi: si vincono dei ticket per giocare di nuovo,”ticket redemption”.

A Monza – A Monza, il progetto “No Slot” lanciato un anno fa dalla consigliera comunale Anna Martinetti (partito con una conferenza al “Cittadino”) sta boicottando le consumazioni nei bar che ospitano le macchinette. Prosegue anche la raccolta di firme per la presentazione di un referendum di iniziativa popolare contro le slot.

«Sono soddisfatta dei risultati raggiunti ma ancora molto c’è da fare, abbiamo portato il problema anche in consiglio comunale sollecitando l’attuazione di un regolamento per l’apertura delle sale gioco che, negli ultimi mesi, hanno visto un proliferare anche nei pressi di scuole e luoghi frequentati dai ragazzi. Ma stiamo ancora aspettando notizie a proposito», ha detto la consigliera di Una Monza per tutti al Cittadino (in edicola giovedì 27 febbraio, anche con un ampio servizio sul gioco d’azzardo).