“Nidi gratis”, bando pubblicato da Regione Lombardia: Isee, termini e modalità di adesione

È pubblicato il bando regionale ’Nidi gratis 2019-20’, che permette alle famiglie meno abbienti di mandare i figli a nidi e micronidi senza pagare la retta.
Un asilo nido di Monza
Un asilo nido di Monza

È stato pubblicato martedì 13 agosto l’avviso pubblico per l’adesione delle famiglie lombarde alla misura ’Nidi gratis 2019-2020’, che dà attuazione alla delibera approvata dalla giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alle Politiche per la famiglia Silvia Piani, che rifinanziava la linea d’intervento con 37 milioni di euro per l’anno scolastico 2019-2020.

Per poter aderire, le famiglie devono avere un Isee inferiore o uguale a 20mila euro. Entrambi i genitori devono essere residenti in Lombardia ed essere occupati, oppure con un genitore occupato e uno disoccupato con Dichiarazione di immediata disponibilità o con Patto di servizio personalizzato. Una condizione che è valida anche in caso di nuclei monogenitoriali. «La misura – ha sottolineato Silvia Piani – azzera le rette a carico delle famiglie per i nidi e micro-nidi pubblici o privati ammessi, per i mesi di effettiva frequenza compresi da settembre 2019 a luglio 2020. Le famiglie non dovranno anticipare alcun pagamento, poiché la rendicontazione avviene tramite i Comuni».

Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 di lunedì 23 settembre alle ore 12 di venerdì 25 ottobre attraverso il sistema informativo ’Bandi online’, raggiungibile all’indirizzo www.bandi.servizirl.it. È possibile richiedere l’agevolazione per ognuno dei propri figli iscritti al nido, presentando una domanda per ogni figlio. L’elenco definitivo delle strutture ammesse alla misura ’Nidi Gratis 2019-2020’ sarà consultabile sul sito di Regione Lombardia e sul sito di Anci Lombardia, a partire dal mese di settembre.

Le domande possono essere presentate da uno dei genitori, previa registrazione in Bandi online, esclusivamente attraverso la Carta regionale dei servizi o Carta nazionale dei servizi, oppure attraverso il Sistema pubblico di identità digitale. «La misura è sempre più apprezzata – ha concluso Silvia Piani – anche in considerazione del fatto che le famiglie non sono tenute ad anticipare alcun pagamento. Sono particolarmente orgogliosa dei risultati raggiunti nella passata edizione, con oltre 500 Comuni aderenti, oltre 1.000 strutture coinvolte e circa 15.000 famiglie lombarde che hanno beneficiato dell’azzeramento della retta».