Muro d’acqua sulla Lombardia, la pioggia piega l’agricoltura

Maltempo, campi sepolti sotto un metro d’acqua: in Lombardia meno vino, olio d’oliva e pomodori. Nei dati diffusi dalla Coldiretti, la fotografia di una Lombardia flagellata da un anno di piogge torrenziali
Muro d’acqua sulla Lombardia,  la pioggia piega l’agricoltura

Un muro d’acqua alto più di un metro si è abbattuto sulla Lombardia negli ultimi dodici mesi, sommergendo frutta e verdura, fiori e piante, allagando campi e stalle. È quanto emerge dalle prime stime sull’annata agraria 2014 in Lombardia realizzate dalla Coldiretti regionale in occasione della Giornata del Ringraziamento. Nell’ultimo anno – spiega la Coldiretti – sono caduti più di mille millimetri di pioggia e neve che hanno influenzato la crescita delle colture. “È stata un’annata segnata dal maltempo – spiega Ettore Prandini – con i produttori costretti a rivedere i tradizionali ritmi di lavoro, sospendendo in alcuni casi le operazioni a causa di campi ridotti a un pantano. Oltre al danno produttivo, va aggiunto anche quello ambientale con le esondazioni di fiumi e torrenti che ripropongono il tema della gestione del territorio e della presenza dell’agricoltura come barriera contro il dissesto idrogeologico”.

Per il pomodoro, soprattutto nelle province di Cremona, Mantova e Brescia, luglio è stato caratterizzato da violente grandinate, alta piovosità e basse temperature. Una situazione che ha complicato la coltivazione, ma ha anche ostacolato la raccolta con un aggravio complessivo dei costi del 10%. Quest’anno in Lombardia la resa inferiore è stata inferiore alle 60 tonnellate per ettaro, mentre di solito si aggira sulle 73 tonnellate per ettaro. Stimato quindi un calo di produzione fra il 23-25%. Situazione analoga per l’olio di oliva, una produzione diffusa su oltre 2mila ettari soprattutto nelle province di Brescia e Bergamo, seguite da quelle di Como, Lecco e Mantova. Per il 2014 si attende una produzione di circa 675 mila litri di olio extravergine d’oliva di alta qualità, con una perdita stimata del 25% rispetto al 2013. L’inverno troppo mite, l’estate piovosa, umida e fredda, le grandinate e gli attacchi parassitari hanno danneggiato il raccolto che non raggiungerà i 50 mila quintali di olive, per una quantità di olio inferiore di oltre 150 mila litri rispetto la produzione del 2013.

Annata difficile anche per l’uva da vino. Si attende una produzione in calo tra il 10 e il 15% a seconda delle zone, e gradazioni zuccherine in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Nell’Oltrepò Pavese e in Franciacorta la fioritura è stata buona, ma poi il maltempo ha rovinato la stagione così come nella Bergamasca, nel Mantovano, in Valtellina e sulla collina di San Colombano. La superficie regionale dedicata a uva per la produzione di vino è di 22mila ettari. Ortofrutta: per meloni e angurie si stimano cali produttivi intorno al 30%, mentre per gli ortaggi coltivati in pieno campo si segnalano diminuzioni produttive di circa il 20%. Unica eccezione le mele, per cui si prospetta un’annata positiva.