Muggiò: le cacche dei cani controllate con il dna, ordinanza in arrivo

In arrivo a Muggiò il regolamento che farà rigare dritto i proprietari dei cani che non raccolgono gli escrementi dei loro animali: prevede che i proprietari facciano tracciare il dna del proprio cane e a inserirlo nel microchip.
Muggiò: parchetto via Allende
Muggiò: parchetto via Allende Cristina Mariani

In arrivo a Muggiò il regolamento che farà rigare dritto i proprietari dei cani che non raccolgono gli escrementi dei loro animali. Si tratta di una misura nuova che si è resa necessaria per responsabilizzare la cittadinanza a una più corretta conduzione dei cani negli spazi pubblici e a mantenere la città più pulita, uno strumento maggiormente efficace per sanzionare i comportamenti illeciti e non rispettosi del bene pubblico.

A mettere a punto il regolamento è il comandante della polizia locale Marco Beccalli che ha già preso i contatti con il comune varesino di Malnate, di cui conosce il comandante, capofila dal 2017 di un progetto finalizzato alla repressione di comportamenti illeciti sulla tenuta degli animali a tutela dell’igiene e del decoro della città.

A Muggiò verrà applicato un regolamento simile in collaborazione con ATS Brianza, l’Agenzia per la Tutela della Salute. A breve verrà emessa un’ordinanza che obbligherà tutti nuovi proprietari a far tracciare il Dna del proprio cane mediante accertamento non invasivo e a inserirlo nel microchip. Una vera e propria mappatura di tutti i cani presenti sul territorio cittadino. A mappatura conclusa si attiverà la misura. La polizia locale al ritrovamento di un escremento sul suolo pubblico, ne preleverà un campione e lo farà analizzare. A quel punto sarà semplice rintracciare il padrone del cane che sarà sanzionato con multa e spese di accertamento.

«Ho tolleranza zero – spiega il comandante della polizia locale Marco Beccalli – Sono comportamenti devianti che vanno normalizzati solo con serie azioni mirate. Occorre agire in modo pesante Purtroppo noi , come polizia locale, siamo solo in 14 (nel 2010 eravamo 20). La gente esce la mattina presto con il cane e la sera tardi. Non è facile il controllo. Ci vorrebbe un servizio ad hoc. Non è semplice accertare. A monte del mancato rispetto delle norme manca l’educazione nel cittadino».

Marciapiedi, parchi, aiuole, occorre sempre star attenti a dove si cammina per evitare di calpestare gli escrementi. Sui social anche questa settimana erano in tanti che lamentavano le zone infestate.