Muggiò: famiglia, anziani, terzo settore. Le domande di Polis a Zanantoni e Fiorito

L’associazione che fa riferimento al mondo cattolico chiede risposte su cinque grandi temi ai due candidati di centrodestra e centrosinistra che si contenderanno l’incarico di sindaco al ballottaggio del 9 giugno
Maria Fiorito e Pietro Zanantoni al Faccia a faccia del Cittadino . In mezzo Cristian Iucolino dei 5 Stelle, ora fuori dai giochi per il posto da sindaco
Maria Fiorito e Pietro Zanantoni al Faccia a faccia del Cittadino . In mezzo Cristian Iucolino dei 5 Stelle, ora fuori dai giochi per il posto da sindaco Luca Scarpetta

Nessun giudizio ideologico, ma un confronto concreto su cinque grandi temi: coinvolgimento degli elettori nelle decisioni, famiglia, anziani, terzo settore, la squadra della prossima giunta. Cinque domande che Polis, l’associazione che nasce nel mondo cattolico, rivolge ai due candidati sindaco rimasti per il ballottaggio del 9 giugno. A Pietro Zanantoni (centrodestra) e Maria Fiorito (centrosinistra), divisi al primo turno da 6 punti di percentuale, chiedono di pronunciarsi chiarendo meglio le loro posizioni.

«Da tempo si parla di crollo delle evidenze e di realtà liquida per indicare come tutte le certezze su cui si fonda la nostra convivenza si stanno sgretolando -spiega Polis nel suo documento- Parole semplici come famiglia, solidarietà, popolo, lavoro, o – più in generale – bene comune, non richiamano più valori condivisi: hanno assunto sfumature a volte difficilmente decifrabili, con tinte chiaro-scure in cui ciascuno ci legge di volta in volta significati diversi. Anche “destra” e “sinistra” ci dicono poco, soprattutto quando si parla di politica amministrativa e di scelte che poco hanno a che fare con l’idealità e molto con l’efficienza comunale (cosa fare del Magic Movie o dell’Hotel Imperial?). Per poter vincere il nostro disorientamento di cittadini, in questa fase vogliamo poter decidere non sulla base di generici orientamenti, magari espressi a livello nazionale. Urgono delle risposte, chiare e trasparenti, da cui emerga quale è la visione che i nostri candidati hanno sulla città». L’associazione ha anche rivolto un appello ad andare a votare al ballottaggio.

Ecco, quindi le cinque domande specifiche:

1.Temiamo che una volta insediati, giunta e consiglio si possano chiudere nelle ristrette mura del Comune. Come Polis abbiamo molto insistito sulla necessità che i cittadini siano coinvolti nei processi decisionali, che vengano costituiti tavoli di coprogettazione in cui si valorizzi la ricchezza del territorio. Quali sono le azioni concrete che pensate di attivare al riguardo?

2.Nei programmi elettorali i temi relativi alla famiglia hanno guadagnato un posto di primaria importanza. Desideriamo che tale centralità non resti sulla carta e per questo vi chiediamo quali misure prevedete, ma soprattutto con quali tempi e con quali risorse.

3.Chiediamo che l’amministrazione comunale riconosca e sostenga le opere sociali e le libere associazioni di cittadini che già efficacemente operano sul territorio coprendone i bisogni emergenti.

A titolo esemplificativo, e non volendo esaurire il tema, cosa potete affidare in gestione ad associazioni del terzo settore (si ricorda l’esperienza di Faipo’)? Come agevolare il lavoro socialmente utile aiutando le associazioni a realizzare lavori di cura e manutenzione? Come utilizzare al meglio le esperienze negli oratori (sport, ricreazione, volontariato educativo, doposcuola popolari e per tutti)?

4.In questa campagna elettorale abbiamo conosciuto i sindaci: ora vorremmo conoscere le squadre. Per portare avanti un programma la macchina comunale deve potersi muovere con efficacia e efficienza. Chi saranno i vostri assessori? Ci sono persone che fanno la differenza. La domanda posta prima del voto in un faccia a faccia poteva sembrare prematura: ora ci sembra legittima.

5.Abbiamo visto gli anziani molto presenti in questa campagna elettorale. Gli anziani possono essere il punto di partenza per la ricostruzione dei legami sociali, al di sopra dell’individualismo prevalente. Quale è il contributo che vi impegnate a garantire per attenuarne la solitudine, primo fattore di povertà, e per incrementare forme di amicizia civica? Come la vita personale, anche la vita della nostra Città non è un insieme di circostanze più o meno casuali, di problemi da affrontare in sequenza, slegati uno dall’altro. Affidiamoci agli amministratori che ci fanno intravedere un disegno in cui sia chiaro che il benessere generale della persona, compresa la sua possibilità di compimento, è al centro dell’azione politica. ’