Muggiò, avvocato e Comune salvano una famiglia dallo sfratto

Grazie a un avvocato e alla collaborazione del Comune una famiglia di San Carlo a Muggiò non è finita in mezzo alla strada. Bloccata l’asta con la quale l’abitazione doveva essere messa in vendita
Veduta area del tribunale di Monza
Veduta area del tribunale di Monza

Una corsa contro il tempo per evitare ad una famiglia di San Carlo di finire in mezzo alla strada. È stata scongiurata grazie al lavoro di una task force di professionisti e del Comune di Muggiò l’asta dell’immobile, dove risiede una famiglia con minori, che era stato pignorato dalla banca e dai creditori per un debito di quasi 200 mila euro: un’altra di quelle storie di questo periodo post-crisi, che ha stravolto completamente il lavoro e che genera drammi come quello che, nella nostra città, è stato evitato all’ultimo momento. Il che, tuttavia, non sempre accade.

Secondo alcune stime giudiziarie, infatti, nei prossimi cinque anni in Italia saranno oltre un milione e 650 mila gli immobili che andranno all’asta, a seguito di azioni di pignoramento. Già nel 2017 al primo posto per numero di esecuzioni immobiliari si era confermata la Lombardia, al secondo posto la Sicilia e, a seguire, Veneto, Puglia e Piemonte: un trend, dunque, che sembra profondamente legato alle dinamiche ormai impazzite del mercato del lavoro, che possono gettare sul lastrico famiglie medie, che si sono indebitate per acquistare casa, ma il cui reddito è stato poi eroso dall’improvvisa perdita dell’occupazione.

Proprio come è accaduto nel caso della famiglia di Muggiò, per la quale è stata evitata un’asta già fissata dal Tribunale di Monza per metà settembre: «La famiglia in questione – ha spiegato l’avvocato muggiorese, ma con lo studio a Monza, Umberto Aleotti – non era più in grado di pagare il mutuo e le altre spese a causa della perdita del lavoro, così la banca e i creditori hanno pignorato la loro casa, così genitori e figli si sarebbero trovati in mezzo ad una strada». Determinante per la conclusione positiva della vicenda è stato l’interessamento del Comune di Muggiò, in particolare del vicesindaco Michele Testa: «Se dopo molte trattative, siamo riusciti a trovare un accordo con i creditori che ha evitato il peggio – ha proseguito Aleotti – in gran parte è anche merito del comune: anzi, direi che l’intervento di Testa è stato determinante perché, per concludere l’operazione, era necessario stilare dei documenti per i quali solitamente occorrono diversi mesi».

Tempo che la famiglia di San Carlo, tuttavia, non aveva. Così gli uffici comunali preposti si sono concentrati per alcune settimane nella produzione di queste carte così come i legali, ma anche lo studio notarile, hanno lavorato febbrilmente per velocizzare la stesura della pratica: «Purtroppo – ha proseguito Aleotti – in altri comuni è capitato che l’intervento dell’ente sia stato tardivo e che, per questo motivo, alcune famiglie siano poi finite in mezzo ad una strada». Nel caso di Muggiò, tramite terzi, i legali sono riusciti a contenere i creditori, con il debito che è così stato quasi dimezzato, permettendo alla famiglia di non dovere abbandonare il proprio appartamento a San Carlo.

«A volte – ha commentato Aleotti – il nostro lavoro agli occhi della gente non gode di buona fama, eppure spesso perseguiamo l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà, soprattutto quando ci sono di mezzo dei minori. E non è sempre facile». Aleotti, infine, invita anche a non farsi prendere dal panico di fronte ad una notifica di pignoramento: «Anche quando tutto sembra perduto – ha sottolineato, concludendo – invito i cittadini a rivolgersi ad un professionista specializzato nel settore, perché magari è invece possibile trovare una soluzione, senza perdere la propria casa».