Morto a 19 anni in moto a Monza: un minuto di silenzio a scuola per “Carlito”, il saluto sui social

È forte il dolore per la morte di Carlo De Rosa, 19 anni di Monza, vittima giovedì di un incidente mentre tornava a casa da Vimercate in sella alla sua motocicletta. A scuola, all’Iis Floriani, giovedì è stato osservato un minuto di silenzio, sui social il saluto a “Carlito”.
Monza Incidente stradale via Foscolo Alfieri
Monza Incidente stradale via Foscolo Alfieri Fabrizio Radaelli

Un minuto di silenzio a scuola, il saluto sui social. È forte il dolore per la morte di Carlo De Rosa, 19 anni di Monza, vittima giovedì di un incidente mentre tornava a casa da Vimercate in sella alla sua motocicletta. Studente all’ultimo anno dell’Iis Floriani, “Carlito” è stato disarcionato in via Foscolo all’incrocio con via Alfieri dopo essere finito contro il cordolo della ciclabile per motivi che saranno accertati dalla polizia locale. Violenta la caduta sull’asfalto che non gli ha lasciato scampo nonostante l’intervento dei soccorsi.

Morto a 19 anni in moto a Monza: un minuto di silenzio a scuola per “Carlito”, il saluto sui social
Monza Carlo De Rosa – foto da Instagram

“Si porta a conoscenza di tutta la comunità della scuola che, giovedì 26 maggio, nel pomeriggio, il nostro studente Carlo di classe quinta ha tragicamente perso la vita in un incidente stradale. Per ricordare Carlo, verrà osservato un minuto di silenzio il cui inizio sarà segnalato con un prolungato suono della campanella, così come la sua conclusione.Per l’orario mattutino il minuto di silenzio inizierà alle ore 10.30. Per l’orario serale inizierà alle ore 21.00.Tutta la comunità scolastica si stringe alla famiglia in questo momento di grande dolore”, recita la circolare firmata dal dirigente Daniele Zangheri.

“Fratello”, “amico”, “gigante buono”. Progetti, studi da finire, viaggi da fare. Sull’account Instagram del ragazzo il saluto degli amici in oltre cento commenti sotto l’ultima foto: due settimane fa, Carlo De Rosa in tenuta da motociclista davanti al lago sotto un cielo di nuvole. L’ultimo post di una breve serie che celebra l’amore per le moto e l’amicizia.

“Che come pittrice gli sembrò disinibito, sciocco: “Dipingimi anche trasparente come una parola, Ma dipingimi per sempre come il vento di Scirocco..” è la didascalia. Un verso di una canzone del rapper Murubutu, cantata anche con Rancore nell’album “L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti”. Lo stesso testo dice: “Via i lucchetti alla Benelli a due tempi senza gli specchi, Quando avviò la moto là era un giorno buono, Chi vedendolo per strada chiese: “Paolo dove vai?”, “Seguirò il vento e non ho scopo, non ho luogo, Ma una mappa dettagliata per riuscire a non tornare mai. E via da qui, via da qui, via da qui, Viaggio sulle strade d’aria, Viaggio sulle strade in alto verso rotte ignote, man”.

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