Monza: un’auto nuova per Auser e l’associazione Filo d’argento (che cercano volontari)

Un’auto per trasportare i monzesi con problemi di mobilità. Auser Monza l’ha ricevuta in dono martedì da Cancro Primo Aiuto in una cerimonia organizzata allo Sporting Club: sarà utilizzata dai volontari dell’associazione Filo d’argento.
Cancor primo aiuto auto per Auser Monza
Cancor primo aiuto auto per Auser Monza

Un’auto per trasportare i monzesi con problemi di mobilità. Auser Monza l’ha ricevuta in dono martedì da Cancro Primo Aiuto in una cerimonia organizzata allo Sporting Club: sarà utilizzata dai volontari dell’associazione Filo d’argento. Sono intervenuti il vicepresidente di Cancro Primo Aiuto, Nicola Caloni, con l’amministratore delegato Flavio Ferrari e il consigliere Carlo Cappuccio, qui in veste anche di padrone di casa essendo presidente dello Sporting. Per Auser c’erano la vicepresidente Claudia Brigo, il direttore amministrativo Elvis Napolitano e diversi volontari dell’Associazione Filo d’Argento che svolgono operativamente il servizio.

«Si concretizza ancora una volta una proficua collaborazione con altre associazioni – ha commentato Caloni – Auser ha bisogno di una nuova auto per rinnovare il parco macchine e continuare a garantire il servizio trasporto agli anziani monzesi e noi gli abbiamo dato una mano. Tra loro ci sono anche molti malati oncologici che devono sottoporsi ogni giorno a cure ospedaliere e che, se non fossero accompagnati dai volontari dell’Associazione Filo d’Argento, rischierebbero di non potersi curare seriamente».

«Un grazie davvero grande a Cancro Primo Aiuto per questo regalo che consentirà a molti anziani di avere un servizio per loro indispensabile – ha detto Claudia Brigo – Tra le sei vetture che oggi utilizziamo una è davvero alla fine della sua corsa: la nuova vettura ci consentirà di sostituirla e di continuare a garantire il servizio».

Sono circa 260 anziani di Monza e dintorni, molti dei quali in serie difficoltà economiche, che riescono a essere accompagnati in ospedale, in centri riabilitativi e a volte anche a svolgere pratiche burocratiche.

«Il nostro non è solo un trasporto – ha spiegato la vicepresidente dell’Auser di Monza – ma un vero accompagnamento che permette di sostenere gli anziani anche in altre necessità. Certo se fossimo un numero maggiore…» ha concluso, lanciando un appello a chi ha un paio di ore libere alla settimana da dedicare al volontariato.