Monza: una corsa “bestiale” per la sagra di San Giovanni

L’idea dell’assessore Longo di Monza: una corsa bestiale, con persone vestite da animali, per la sagra di San Giovanni a giugno. Fa ridere, ma c’è un motivo: cercare di finanziare i fuochi d’artificio da 100mila euro.
Willy il Coyote a caccia di BipBip
Willy il Coyote a caccia di BipBip

Una corsa nel Parco con gli animali e per gli animali in cui gli umani si sfidino mascherati da cani, gatti e bestie varie: è l’originale idea scovata dall’assessore alla Cultura Massimiliano Longo per tentare di trasformare la festa di San Giovanni in una kermesse che il 23 e il 24 giugno attiri tra i viali del polmone verde migliaia di giovani, famiglie con bambini, turisti italiani e stranieri e, perché no, qualche curioso che, afferma, «si riapproprino» di viali e prati. Per centrare l’obiettivo il Comune è alla ricerca di un partner che proponga un pacchetto di iniziative tra cui una street food, bancarelle e dj set. L’amministrazione metterà a disposizione circa 26.000 euro che copriranno parte dei costi dei tradizionali fuochi d’artificio che si aggirano attorno ai 100.000 euro.

«Stiamo pensando – spiega Longo – a un diverso modo di gestire la festa del patrono che non si limiti ai venti minuti dello spettacolo pirotecnico. La celebrazione di San Giovanni è sempre stata caratterizzata dal fuoco e dalla fiera zootecnica» abolita nel 2012. «Per il rispetto nei confronti degli animali – precisa l’amministratore – non intendiamo ripristinarla: vogliamo, però, richiamare la tradizione con una corsa a tema a cui le persone potranno partecipare con il volto truccato, con le orecchie da cane o da gatto, o con il loro animale». La camminata a tema, che sfrutterà un filone che va per la maggiore da qualche anno, dovrebbe scatenare la fantasia dei brianzoli. «La manifestazione – aggiunge l’assessore – consentirà non solo di reinterpretare la ricorrenza e di richiamare più gente nel Parco, ma permetterà anche di sensibilizzare le persone sui diritti degli animali». L’allestimento della due giorni dovrebbe attirare l’attenzione di qualche privato che, secondo l’amministratore, potrebbe rientrare dalle spese tramite le quote che saranno versate dagli operatori della street food, dai produttori di cibi e dai commercianti di articoli destinati a cani, gatti e ad altre bestiole da compagnia.

Il contenitore “San Giovanni al Parco di Monza” dovrebbe, innanzitutto, sgravare le casse del Comune dagli oneri necessari a realizzare lo spettacolo pirotecnico. I fuochi d’artificio, in ogni caso, non sono a rischio: se nessuno dovesse bussare in piazza Trento e Trieste con una proposta per la due giorni, la giunta batterà la vecchia strada e domenica 24 giugno presenterà a proprie spese quello che è uno degli appuntamenti più amati non solo dai monzesi. «Non possiamo cancellare – rassicura Longo – un evento che ogni anno richiama 50-60.000 persone».