Monza: un film a Sant’Alessandro grazie al premio Creative Living Lab

Il quartiere di Sant’Alessandro a Monza si prepara a diventare set di un film grazie al premio ministeriale Creative Living Lab, alla onlus Africabougou e Libero Svincoli.
Un ciak
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Il titolo rimanda a località lontane, ma in realtà si tratta di un progetto made in Monza. “Fuori dai binari. Visioni metropolitane tra Tripoli e Mogadiscio” ideato dalla onlus monzese Africabougou è uno dei trentasette vincitori della terza edizione del premio “Creative Living Lab” indetto dal ministero della Cultura a sostegno di progetti multidisciplinari e di innovazione sociale che si pongono l’obiettivo di creare e riqualificare spazi di prossimità all’interno delle aree residenziali.

Tripoli e Mogadiscio sono città inserite nella toponomastica del rione periferico di Sant’Alessandro ed è proprio qui che il progetto prenderà vita nelle prossime settimane. A descriverne le principali caratteristiche, nel corso dell’ultima seduta della Consulta di quartiere di San Rocco (che comprende anche Sant’Alessandro), sono stati alcuni dei “registi”, tra i quali i rappresentanti dell’associazione Liberi Svincoli di Triuggio e l’autrice e formatrice Cristina Maurelli che hanno invitato le varie realtà educative del quartiere a diventare protagoniste. Il progetto prevede diverse fasi.

La prima sarà una indagine del quartiere per raccogliere le informazioni del caso. Successivamente verrà indetta una passeggiata urbana “esplorativa” lungo le vie del rione. Uno dei momenti fondamentali sarà la realizzazione di un film ambientato a Sant’Alessandro la cui trama è ancora tutta da costruire. I protagonisti saranno coinvolti in laboratori formativi e nel montaggio della pellicola che se tutto procederà, come da cronoprogramma, sarà presentato all’inizio dell’estate. Il quartiere non è nuovo a riprese cinematografiche dato che proprio l’ associazione Liberi Svincoli ha portato a termine da poco, insieme agli educatori e alle educatrici di Meta Cooperativa Sociale, un corso di video partecipativo realizzando un film sul quartiere San Rocco. Il progetto prevede anche la realizzazione di piccole opere di riqualificazione.

«Non costruiremo strutture permanenti -anticipano i promotori del progetto- ma piccole opere per abbellire gli spazi verdi. La costruzione è un invito alle persone a reimpossessarsi dei loro spazi e a mettere insieme energie, idee e competenze».