Monza, un falò notturno nell’area cani di via Adigrat: «Meglio chiuderla alle 22.30»

Il pomeriggio prima niente, la mattina dopo i resti di un falò. Notturno, evidentemente. Così “Monza a 4 zampe” ha trovato l’area cani di via Adigrat a Monza. La proposta: «Meglio chiuderla alle 22.30».
Monza area cani via Adigrat
Monza area cani via Adigrat Fabrizio Radaelli

Frammenti di carta bruciata, probabilmente i resti di un falò notturno. L’ennesimo spettacolo indecoroso che Barbara Zizza, fondatrice del movimento “Monza a 4 zampe” e presidente della sezione di Monza Brianza della Leidaa, ha trovato martedì 23 febbraio, in mattinata, nell’area cani di via Adigrat.

«Non so più che cosa pensare -ha dichiarato Zizza, che per la gestione condivisa di quella superficie aveva firmato tre anni fa con l’amministrazione comunale un patto di collaborazione- Ancora una volta abbiamo avuto la riprova che in via Adigrat stazionano persone che con i cani non hanno nulla a che fare». Il fattaccio («qualcuno ha pensato bene di bruciare dei giornali») si è verificato con ogni probabilità nel corso della notte tra lunedì e martedì. «Fino al pomeriggio non c’era nulla di tutto ciò -prosegue Zizza- A questo punto io mi chiedo: ma se c’è il coprifuoco perché certa gente è libera di girare per la città dopo le 22 e, oltretutto, causa pure danni?».

Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che ad appiccare il fuoco sia stato un senzatetto infreddolito ma Zizza ribatte: «A Monza esistono dormitori e associazioni che aiutano le persone in difficoltà. Perché un clochard dovrebbe andare proprio in via Adigrat?». La presidente zonale della Leidaa ha incontrato alcuni proprietari di cani della zona sempre più preoccupati per le condizioni in cui si trova l’area cani.

«La scarsa igiene è un pericolo per tutti: per gli animali ma anche per gli umani» sottolinea. «Qualcuno ha lanciato l’idea di chiudere l’area dopo le 22.30 – prosegue Zizza- Ne parlerò con le autorità comunali con le quali sono sempre in contatto». Di una cosa Zizza è certa: «Firmerò nuovamente il patto di collaborazione con il comune -conclude- non voglio di certo darla vinta ai vandali».