Monza, un altro scontro sulla Villa reale: nell’Ala nord la scuola col Politecnico o un hotel?

Una scuola d’alta formazione o un hotel in dimora storica? Sul futuro dell’Ala nord di Villa reale le idee del sindaco Roberto Scanagatti e del concessionario del corpo centrale della Reggia, Attilio Navarra, non potrebbero essere più contrapposte.
Monza, convegno internazionale "La gestione del patrimonio culturale: conservazione e valorizzazione in una visione integrata"
Monza, convegno internazionale “La gestione del patrimonio culturale: conservazione e valorizzazione in una visione integrata” Fabrizio Radaelli

Una scuola d’alta formazione o un hotel in dimora storica? Sul futuro dell’Ala nord di Villa reale le idee del sindaco Roberto Scanagatti e del concessionario del corpo centrale della Reggia, Attilio Navarra, non potrebbero essere più contrapposte.


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Al convegno internazionale che si è svolto la scorsa settimana nel salone d’onore sulla gestione del patrimonio culturale, il sindaco ha annunciato l’apertura per la fine dell’anno del cantiere al teatrino di corte, ma ha fatto il punto anche sull’Ala nord, l’unica orfano del corpo della Villa reale di restauri che la rendano fruibile.

«Ci stiamo confrontando con diversi soggetti pubblici – ha detto – per recuperare le risorse per il restauro e accompagnare il progetto di recupero da un piano finanziario. La nostra idea è quella di realizzare una scuola di alta formazione con legami con il tessuto produttivo del territorio come prevede il progetto Carbonara. Il Politecnico è un nostro partner chiave».


Del resto proprio il dipartimento ABC del Politecnico è stato tra i promotori del convegno che ha focalizzato l’attenzione sulla “Conservazione preventiva e programmata come strumento per la conservazione del patrimonio”, una disciplina relativamente nuova per l’Italia, una specialità in grado di formare manager in grado di gestire al meglio il patrimonio culturale.

Una scuola dunque per “manager della bellezza” come li ha definiti il vicepresidente della Provincia, Roberto Invernizzi, ricordando l’esperienza dei distretti culturali evoluti.

La prospettiva però non convince Attilio Navarra che dopo l’intervento di restauro sul corpo centrale della reggia ora ne gestisce gli spazi.

«Bisogna pensare a una soluzione che si regga con le proprie gambe e mi chiedo quanto possa essere sostenibile una scola di questo tipo. Ci vogliono 15 milioni di euro per restaurare l’ala nord e 500 mila euro all’anno per sostenere la scuola. Avevo proposto una soluzione diversa mutuata dalle residenze in dimore storiche che sono già una realtà in diversi luoghi in Italia e in Europa, ma non è stata capita (l’albergo, ndr). Ora se l’idea è quella di realizzare una scuola penso che una scuola musicale potrebbe sicuramente portare più investitori a Monza».

Per esempio quella di Morgan? Chissà: per ora sembra che il suo destino sia Arcore, in villa Borromeo, ma si tratta di recupero fatto proprio con l’Italiana costruzioni di Navarra.

Le divergenze tra Navarra e il Consorzio non si fermano qui. Nonostante le pacche sulle spalle e i sorrisi con il direttore del Consorzio Lorenzo Lamperti, l’atmosfera in Villa è tesa. Ancora troppo fresco il ricorso al Tar intentato da Navarra contro il Consorzio accusato di “concorrenza sleale”, rivelato dal Cittadino tre settimane fa.

«Non voglio fare polemica – precisa Navarra – ma dobbiamo tutelare i nostri interessi e oggi il Consorzio non riconosce il ruolo del concessionario. Per dire: il Consorzio ha rapporti frequenti con i direttori di altre regge europee, ma io li ho incontrati solo oggi grazie al convegno del Politecnico».

Sotto accusa c’è il bando di ricerca sponsor che il Consorzio ha lanciato all’inizio dell’anno promettendo agli sponsor l’utilizzo degli spazi della villa per eventi privati.

«Ci creano un danno diretto – spiega Navarra – perché l’affitto delle sale alle imprese è parte del nostro business e se un cliente capisce che basta una piccola sponsorizzazione per avere queste sale noi che ci stiamo a fare?”.

Troppi gli eventi in cui il salone d’onore della villa è stato concesso gratuitamente dal Consorzio: dalla festa Ferrari dello scorso anno, alla conferenza stampa per il concerto di Ligabue di poche settimane fa, allo stesso convegno di giovedì.
«In base al nostro contratto l’uso degli spazi è gratuito per i soci del Consorzio – precisa Navarra – ma solo per eventi istituzionali».

Una querelle destinata a proseguire: «La questione – spiega il direttore del consorzio Lorenzo Lamperti- sarà discussa nel corso del prossimo incontro del comitato di vigilanza che nasce proprio per chiarire i ruoli stabiliti dal disciplinare di gestione».