Monza: ultimo miglio per il Bosco verticale, «siamo pronti a iniziare»

La proprietà dell’area di via Foscolo a Monza presenta le ultime carte per iniziare a costruire il Bosco verticale firmato da Boeri. «Siamo pronti a partire, c’è attesa per l’intervento».
Il progetto per il Bosco verticale di Monza, firmato dallo studio Boeri
Il progetto per il Bosco verticale di Monza, firmato dallo studio Boeri

Gli ultimi documenti sono stati protocollati dagli uffici del Comune di Monza la scorsa settimana: l’iter burocratico dovrebbe ora proseguire nei meandri del suo corso naturale fino a sfociare alla discussione in consiglio comunale.

Ne dà notizia il legale rappresentante della proprietà, Clotilde srl, che in via Foscolo ha tutte le intenzioni di realizzare il nuovo “Bosco verticale” firmato dallo studio dell’archistar Stefano Boeri. A Regina Pacis e San Donato si riaccendono così i riflettori sull’area di oltre 15mila metri quadrati racchiusa tra le vie Foscolo appunto, Pascoli e Pellico: «In quartiere c’è attesa per l’intervento che porterà a un abbellimento di un comparto a lungo dismesso», spiegano dalla proprietà che si dichiara pronta a partire «il prima possibile anche se, al momento, è ancora difficile prevedere delle tempistiche».

Il progetto protocollato nei giorni scorsi non si discosta da quello presentato nel novembre del 2019, che ha rappresentato una proposta di modifica al piano integrato di intervento approvato nel 2015. Si conferma l’aumento dell’altezza massima degli edifici, con le tre torri alte fino a 50,5 metri: in pratica, tutto quello che nel progetto precedente era distribuito orizzontalmente, ora si sviluppa in altezza recuperando a terra spazi verdi e superficie filtrante.

Lo studio milanese noto nel mondo per il “Bosco verticale” di Milano ha pensato a un progetto di “rigenerazione urbana”: è prevista la realizzazione di tre “edifici residenziali”, si legge online sul sito dell’amministrazione comunale, “organizzati in altrettante isole residenziali” e “distribuiti all’interno del lotto con una particolare attenzione all’impianto planimetrico degli spazi pubblici e di servizio alla collettività e all’insediamento residenziale, al fine di garantirne la fruizione e l’accessibilità, in continuità con il sistema dei luoghi di aggregazione e delle linee di connessione ciclopedonale esistenti all’intorno”.

Rendering alla mano, i tre palazzi dalle facciate vegetali si collocheranno al centro dell’area: attorno spazi verdi e pavimentati, con oltre cinquemila metri quadri di verde privato e quasi quattromila di verde pubblico. E poi percorsi ciclopedonali, aiuole alberate e spazi aperti alla cittadinanza – in particolare, una piazza pedonale lungo via Pascoli, dove “la proposta progettuale prevede anche la ristrutturazione di parte del corpo di fabbrica esistente, destinandolo alle funzioni commerciali”.

«Il nome di Boeri attira l’interesse: non solo dei monzesi, ma anche di chi abita a Milano e di tanti che vivono nei dintorni del nostro comune – prosegue la proprietà – C’è interesse anche per via della posizione dell’area: a poca distanza dalla stazione di via Arosio e da quella di Monza Sobborghi, il lotto si trova nei pressi del centro storico ed è comodo per raggiungere le tangenziali». La proprietà è convinta della bontà dell’intervento: «Il nuovo progetto porterà in città più verde: tutto il mondo si sta muovendo in questa direzione».