Monza: torna il giovedì sera dei negozi aperti in centro

Giovedì 2 luglio a Monza torna l’appuntamento con i negozi aperti nelle ore serali. L’iniziativa coinvolge alcune attività di via Carlo Alberto e via Italia ed è la prima del post lockdown.
Monza via Carlo Alberto
Monza via Carlo Alberto Fabrizio Radaelli

«Un altro piccolo passo verso la normalità»: l’assessore al Commercio e alle Attività produttive Massimiliano Longo commenta così l’apertura serale a Monza di alcune attività di via Carlo Alberto e via Italia. L’iniziativa, la prima del genere dopo il lockdown, è prevista per giovedì 2 luglio: l’apertura dei negozi del centro il giovedì sera «è una delle tradizioni estive molto care ai monzesi – precisa Longo – per cui non posso che complimentarmi con lo spirito di iniziativa dei commercianti che hanno deciso di mettersi ancora in gioco: l’avevano già fatto un paio di settimane fa, trasformando per un sabato pomeriggio la strada in un salotto fiorito».

«I monzesi – anticipa Simonetta Cogliati di Madame Sicò, tra le promotrici dell’iniziativa – potranno passeggiare in un’atmosfera suggestiva e affascinante: ma non vogliamo svelare di più per ora».

«Speriamo che la manifestazione possa invogliare quante più persone possibili a tornare a fare shopping nei nostri negozi con serenità – prosegue Longo – perché notiamo ancora qualche ritrosia».

E segnali di difficoltà non mancano da parte delle associazioni di categoria del territorio. Preoccupante la fotografia scattata dall’Unione commercianti di Monza e del circondario: «Nelle ultime settimane – commenta il presidente Domenico Riga – abbiamo offerto supporto a oltre duecento nostri associati che avevano difficoltà burocratiche con la cassa integrazione. Dal nostro punto di vista sarebbe importante, a livello centrale, incentivare le aziende a non ricorrere alla cassa in cambio di una robusta defiscalizzazione del costo dei lavoratori».

Confesercenti Monza propone alle istituzioni di ogni ordine e grado di eliminare le imposte almeno fino a maggio 2021: «Una risoluzione, questa, che potrebbe anche dare un’importante spinta psicologica ai nostri commercianti. Non si lavora molto – conclude la delegata territoriale Gabriela Ada Rosafio – anche perché molte persone sono ancora in smart working, ed escono poco di casa».