Monza, topicida nei giardini della Villa Reale, lettera dell’Enpa: «A rischio molte altre specie»

«Sconcerto e preoccupazione»: lo manifesta l’Enpa di Monza, con tanto di documentazione fotografica, « per la campagna di derattizzazione messa in atto nei giorni scorsi nei giardini della Villa reale, all’interno del Parco di Monza, con il posizionamento di numerose cassette contenenti esche avvelenate con topicida».
Una delle trappole per topi installate in Villa reale
Una delle trappole per topi installate in Villa reale

«Sconcerto e preoccupazione»: lo manifesta l’Enpa di Monza, con tanto di documentazione fotografica, « per la campagna di derattizzazione messa in atto nei giorni scorsi nei giardini della Villa reale, all’interno del Parco di Monza, con il posizionamento di numerose cassette contenenti esche avvelenate con topicida».

Tale preoccupazione« è altresì condivisa da numerosissimi frequentatori dei giardini della Villa che ci hanno in questi giorni contattato. Le trappole così posizionate infatti rischiano di provocare gravissimi danni alla microfauna che popola i giardini della Villa Reale, quali scoiattoli, ricci, ghiri ed anche piccoli roditori quali arvicole e topi di campagna che fanno parte, in un tale ambiente, di quella che si definisce biodiversità».


Gli effetti del veleno si fanno sentire tempo dopo la sua ingestione e provocano, in genere, nell’animale un senso di asfissia che lo porta ad uscire all’aperto prima della morte. «Non è difficile pensare che gli animali da preda, presenti numerosissimi proprio in Villa Reale sotto forma di una grande colonia di allocchi, cibandosi di animali morti o moribondi per veleno porteranno nel loro organismo gli effetti letali di quanto ingerito» spiega Enpa. «Non conosciamo i motivi che hanno spinto l’amministrazione Parco ad una scelta tanto estrema ignorando altre strade (quella più naturale e a portata di mano fornita proprio dal grande numero di rapaci notturni che si cibano principalmente di roditori), oppure prevenendo il discriminato abbandono di resti di cibo di pic-nic o il lancio di alimenti assolutamente inadatti agli anatidi (tipo pane, focacce, ecc.), sicuro polo di attrattiva per roditori di maggiori dimensioni – continua l’Ente nazionale protezione animali -. I giardini della Villa Reale sono stati, purtroppo, in questi ultimi mesi sotto la luce dei riflettori proprio a causa di un carente controllo nei confronti di visitatori indisciplinati e irrispettosi delle regole, che spesso lasciano liberi i propri cani incuranti delle conseguenze sulla piccola fauna locale».

«La Protezione Animali, con tutti i propri soci e i propri sostenitori, si unisce ai tanti cittadini che chiedono al Consorzio Parco e Villa Reale di attuare all’interno dei giardini e del Parco una politica di prevenzione e di educazione che tuteli si i monumenti ma anche la natura e tutte le specie animali che la popolano, trovando soluzioni il più possibile condivise per un sereno e civile utilizzo da parte di uomini e animali».