Monza: sul caso della truffa con la “104” indaga anche la Guardia di Finanza

C’era anche la Guardia di Finanza sul caso della dipendente della provincia di Monza e Brianza indagata per truffa aggravata con l’accusa di aver sfruttato i permessi in orario lavorativo per badare ai propri affari.
Monza Guardia di Finanza
Monza Guardia di Finanza

Sul caso della dipendente della provincia di Monza e Brianza indagata per truffa aggravata con l’accusa di aver sfruttato i permessi in orario lavorativo per badare ai propri affari, c’era anche il faro acceso dai militari della Guardia di Finanza, che in questi mesi hanno indagato assieme alla polizia provinciale. Un retroscena emerso nei giorni scorsi, dopo che è venuta alla luce la vicenda relativa alla 59enne giussanese, difesa dall’avvocato Ivan Colciago, nei cui confronti il pm Salvatore Bellomo ha chiuso le indagini.


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La donna, nei mesi scorsi, avrebbe subito delle perquisizioni a cui hanno preso parte, oltre agli agenti della provinciale, anche gli investigatori della Guardia di Finanza della compagnia di Seveso. Gli inquirenti si sarebbero presentati nella sede della scuola di ballo di Bovisio Masciago e presso il resort sulle alture di Perledo, località di vacanza affacciata sul Lago di Como. Attività che la donna, secondo quanto ipotizzato dalla procura di Monza, avrebbe condotto approfittando dei congedi dal lavoro che le venivano concessi per assistere il padre disabile, in virtù di quanto prevede la cosiddetta “legge 104”.