Monza: sì alle stampelle per riaprire il ponte di via Colombo ai pedoni, ma servono nuovi test

Potrebbero essere i puntelli di sostegno la soluzione per riaprire il ponte sul Lambro di via Colombo, nel centro di Monza, al passaggio dei pedoni. L’amministrazione nei giorni scorsi ha incontrato Aipo,ma serve un nuovo studio idraulico.
Monza Ponte via Colombo
Monza Ponte via Colombo Fabrizio Radaelli

Potrebbero essere i puntelli di sostegno la soluzione per riaprire il ponte sul Lambro di via Colombo, nel centro di Monza, al passaggio dei pedoni. Volontà e possibilità ci sono, ma i tempi si dovranno necessariamente allungare. L’amministrazione nei giorni scorsi ha incontrato Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, che ha confermato la bontà dell’ipotesi proposta dalla società di consulenza 4 Emme Service di Bolzano per risolvere almeno in parte e nell’immediato la circolazione nell’area. La posa dei sostegni, però, dovrà essere preceduta da uno studio idraulico, per cui il comune a breve individuerà le risorse e affiderà l’incarico.


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«La struttura è risultata inadeguata tanto da un punto di vista statico quanto da un punto di vista idraulico – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Villa – uno studio del genere servirà a predisporre un piano di emergenza e a valutare il rischio idraulico: si tratta di un rapporto che tornerà utile anche in vista della realizzazione del nuovo ponte, l’anno prossimo. A indagine consegnata, sapremo quantificare tempistiche e interventi».

Nei prossimi giorni l’amministrazione incontrerà residenti e commercianti dell’area che più di tutte è stata messa in difficoltà dalla chiusura del passaggio: passerella dei Mercati, spalto Isolino, spalto Santa Maddalena e dintorni, con una cesura netta tra il centro e l’accesso al mercato in un senso e il bacino del parcheggio verso i locali dall’altro.

Il ponte è stato chiuso d’urgenza la sera del 19 settembre al passaggio dei veicoli ma anche di pedoni e biciclette per motivi di sicurezza; le successive prove di carico hanno confermato l’impossibilità di riaprirlo mantenendo le transenne che comunque non impediscono lo scavalcamento continuo da quanti non ritengono di poter passare dal ponte di via Santa Maddalena circa duecento metri più a sud per raggiungere il centro storico da piazza Cambiaghi e viceversa.

La chiusura è stata decisa in seguito agli esiti delle indagini strutturali commissionate dal settore Mobilità, viabilità e reti nel mese di luglio con l’obiettivo di stabilire le priorità di intervento su 35 manufatti di competenza della rete viabilistica comunale.

Per gli altri manufatti monitorati sarà stilata una lista di priorità, su cui l’amministrazione ha intenzione di intervenire già nel 2019, stanziando 1,5 milioni di euro – necessari anche alla demolizione e alla ricostruzione del ponte di via Colombo.