Monza, sfiducia al governo Renzi Sondaggio di Civati, metà dice “no”

Era l’unico dei “brianzoli” intenzionato a non dare la fiducia al governo Renzi. Ma i”suoi” lo hanno convinto a dare il via libera al nuovo premier, ma con riserva. Oltre 20mila le risposte. «Voteremo per restare dentro il Partito democratico. Cominciamo a preparare il dopo Renzi.» ha detto Giuseppe Civati.
Giuseppe Civati
Giuseppe Civati

Era l’unico dei “brianzoli” intenzionato a non dare la fiducia al governo Renzi. Ma i”suoi” l’hanno convinto a dare via libera al nuovo premier, ma con riserva. Se la lettiana Alessia Mosca e il cuperliano Roberto Rampi da subito non hanno nutrito dubbi sulla fiducia:«Per non farci ancora del male», Giuseppe Civati, inizialmente sulla linea dell’intransigenza, dal palco di Bologna, domenica mattina, ha ribadito tutti i suoi dubbi sulla fiducia al nuovo esecutivo che la Camera voterà lunedì. Ma da un sondaggio on-line da lui stesso aperto per 24 ore con oltre 20mila risposte, la sorpresa: la metà esatta ha detto che Civati deve dare la fiducia a Renzi (il 26 per cento con verifica), mentre il 38 per cento è per il”no” e l’11% per l’astensione. Di qui la decisione di votare “sì”: “Potessi votare liberamente senza mettere in discussione i rapporti col Pd voterei no convintamente – ha detto CIvati a Bologna – ma è chiaro che se non si vota la fiducia si esce dal Pd. Non abbiamo intenzione di far cadere questo esecutivo. Ma tanto non siamo noi ad essere decisivi. Se lo fossimo, avrei ricevuto tante telefonate in questi giorni dal Presidente del Consiglio e invece niente. Voteremo per restare dentro il Partito democratico. Cominciamo a preparare il dopo Renzi.”