Monza: Rossati nuovo segretario della Lega, Mariani bacchetta il partito

Si chiama Massimo Rossati il nuovo segretario della Lega di Monza e accende i riflettori sull’urbanistica: «Non faremo mancare le critiche». Marco Mariani bacchetta il partito: ««Il suo primo compito sarà dare una calmata a qualcuno».
Il secondo da sinistra è  il nuovo segretario monzese della Lega, Massimo Rossati
Il secondo da sinistra è il nuovo segretario monzese della Lega, Massimo Rossati Fabrizio Radaelli

Non solo sicurezza e valorizzazione delle culture locali: l’urbanistica entra di prepotenza tra le priorità del nuovo direttivo della Lega. Lo ha spiegato chiaramente sabato 7 luglio il neo segretario Massimo Rossati, eletto dal congresso cittadino il 28 giugno. Origini bergamasche, 42 anni, monzese d’adozione, docente di materie urbanistiche e pianificazione territoriale al Politecnico di Milano, già assessore a Osio Sotto, il successore di Federico Arena ha illustrato le sue linee programmatiche durante una visita al cappellificio Vimercati.

«Ripartiremo – ha esordito – dalla identità locale per cercare di costruire un futuro migliore. Tutti i componenti del direttivo si metteranno subito al lavoro, ciascuno con le proprie competenze, per essere di sostegno all’amministrazione». E il primo punto dell’elenco dei temi caldi è stato proprio l’urbanistica: «Il recupero delle aree dismesse – ha precisato – è molto importante. Noi saremo disponibili ad appoggiare le scelte della giunta che considereremo condivisibili, ma non faremo mancare le nostre critiche sulle altre». Il Carroccio, quindi, che finora non ha fatto sentire in pubblico la sua voce sugli indirizzi legati al disegno del territorio non sembra intenzionato a rimanere estraneo al dibattito.

Sul fronte interno al movimento Rossati punta a «ricostruire la squadra e a implementarla partendo dai cittadini che si stanno avvicinando» alla formazione. Qualche screzio nel gruppo dei militanti esiste, ha ammesso, ma «è dovuto più a questioni personali e all’ingresso di persone nuove che a visioni differenti sulla linea politica». Il neo eletto ha ringraziato il suo predecessore perché con la sua squadra ha superato anni difficili: «Oggi – ha ricordato – la Lega ha un consenso molto alto, ma nel 2012 non era così». «Questi cinque anni – ha confermato Arena – non sono stati sempre facili: con Salvini il nostro partito è diventato di moda e c’è chi ci stende i tappeti rossi, ma qualche tempo fa ci insultavano. Auguro a Rossati un buon lavoro fatto di incontri sul territorio perché è proprio nei momenti migliori che bisogna darsi da fare in modo continuo e costante».

Che il clima in sezione sia piuttosto frizzante lo si è intuito dalle parole dell’ex sindaco Marco Mariani, da quattro mesi consigliere regionale: «Il primo compito del segretario – ha raccomandato – dovrà essere quello di dare una calmata a qualcuno, di riunire, di agire con l’equilibrio e la responsabilità richieste a un direttivo della terza città della Lombardia con il buon senso che deriva da un cervello allenato. Dovrà fare le cose in buona fede e far capire che non si può pensare che “per andar bene bisogna metterlo in quel posto agli altri”. Nel caso ritenesse che io possa fare qualcosa, potrà contare su di me».

Rossati ha incassato il supporto del deputato Massimiliano Capitanio, tesoriere del gruppo del Carroccio alla Camera, che ha specificato: «Di soldi non ce ne sono». Nel nuovo direttivo, oltre al segretario cittadino, siedono Michele Battel, Marco Binetti, Alberto Citossi, Davide Rodella, Claudio Marchesetti, Grazia Usuelli, Roberta Gremignani e Gilberto Celletti.