Monza, rivoluzione largo Mazzini «Non scordatevi delle biciclette»

Sì, d’accordo: era ora che largo Mazzini cambiasse. Ma non scordatevi le biciclette. Lo dice l’associazione Monzainbici, che lunedì 27 aprile e a pochi giorni di distanza dall’annuncio della rivoluzione viabilistica attesa per l’estate.
Monza, rivoluzione largo Mazzini
«Non scordatevi delle biciclette»

Sì, d’accordo: era ora che largo Mazzini cambiasse. Ma non scordatevi le biciclette. Lo dice l’associazione Monzainbici, che lunedì 27 aprile e a pochi giorni di distanza dall’annuncio della rivoluzione viabilistica attesa per l’estate, in uno dei principlai nodi del traffico monzese, ha deciso di sollecitare la giunta Scanagatti chiedendo maggiore attenzione per chi non si sposta a motore.

«Siamo sicuramente contenti, almeno per due ragioni. La prima è che quell’incrocio necessitava di un intervento profondo, a causa della complessità e dei tempi lunghi di attesa che ne derivavano» scrive l’associazione, che come secondo motivo fa riferimento alla ciclabile lungo la via Caduti del Lavoro per raggiungere la stazione con la bicicletta.

«Riteniamo purtroppo però che siano soluzioni destinate ancora una volta ad una mobilità motoristica. Non evidenziamo nel contempo un’attenzione nei confronti della mobilità ciclistica. Salvo appunto un parziale intervento in via Caduti del Lavoro. Come sempre i ciclisti dovranno praticamente “arrangiarsi” e continuare a trovare soluzioni personali per sopravvivere nel traffico a motore. Non vediamo traccia di corsia ciclabile che possa superare l’incrocio. La ciclabile (se ciclabile è) di via Azzone Visconti non avrà continuità per chi vorrà, in bicicletta, raggiungere C.so Milano e scendere alla stazione da via Arosio. O in alternativa proseguire in via Borgazzi per raggiungere, speriamo nel 2016, la stazione metropolitana di Bettola in pista ciclabile. Per percorrere invece via Caduti del Lavoro, da via Azzone Visconti o Turati, dovrà scendere dalla bicicletta e attendere il verde dei semafori».

Poi, il peso dei numeri: cosa pensate di fare per i duemila ciclisti in poche ore attraversano largo Mazzini? «Ciclisti monitorati dalla nostra associazione durante l’ultimo censimento biciclette che è stato effettuato lo scorso settembre, in collaborazione con la Regione Lombardia. Dove dovranno posizionarsi durante l’attraversamento del Largo, a destra, in centro, sinistra, dove capita? Il dove capita, lo facciamo già adesso, ma avremmo sperato una maggiore attenzione dal momento che la bicicletta è ormai considerata a tutti gli effetti un mezzo di trasporto moderno e in linea con le attuali esigenze delle nostre città, in particolare per Monza, interessata da un traffico automobilistico al limite della sopportazione.

Se l’attuale amministrazione pensa che la bicicletta possa essere la vera soluzione al traffico caotico, può ancora intervenire sul progetto di Largo Mazzini e ripensarlo in funzione della mobilità ciclistica, da sempre dimenticata».