Monza, ragazzi scatenati in via San Gottardo: i residenti fanno denuncia

Non solo via Pennati e limitrofe. Una parte di via San Gottardo a Monza ostaggio da sei mesi di un gruppo di ragazzi rumorosi ma anche protagonisti di atti di vandalismo. E allora i residenti hanno presentato denuncia.
Monza via San Gottardo
Monza via San Gottardo Fabrizio Radaelli

Una denuncia e un esposto per atti vandalici: ai residenti di via San Gottardo a Monza, civici 58 e 60, non è restato che passare alle maniere forti. Hanno inviato il documento via posta elettronica certificata al sindaco Allevi, al vicesindaco Villa e all’assessore alla Sicurezza Arena. Alla polizia locale, ai carabinieri e all’Arpa. La loro speranza è quella di riuscire, finalmente, a sbloccare una situazione ormai incancrenita.


LEGGI Monza, tra compagnie moleste, furti e sosta selvaggia: pugno duro dei vigili in via Longhi



LEGGI Monza, il grido di via Pennati assediata dai ragazzi: tra party, rumore e rifiuti

«Ragazzi ignoti, negli ultimi sei mesi, da giugno a oggi – si legge nel documento – soprattutto nelle ore serali e notturne, oltre a creare disturbo alla quiete condominiale e pubblica, hanno intrapreso atti di vandalismo che si possono indicare di seguito in via esemplificativa: hanno rotto in più occasioni le lampade esterne condominiali, hanno divelto il palo metallico con il cartello degli orari di sosta carraio, buttandolo nel giardinetto vicino, hanno rotto le transenne dei passaggi su marciapiede e hanno lanciato bottiglie di vetro all’interno dei box condominiali».

A essere prese di mira l’area verde nei pressi dell’accesso ai due condomini, e la passerella che collega via San Gottardo al centro storico.

Secondo i residenti, non mancano episodi di spaccio e di consumo di sostanze stupefacenti: più volte hanno sorpreso ragazzi scambiarsi dosi e tra i cespugli in passato hanno trovato anche un bilancino. «Chiediamo più tutele e più sicurezza – hanno ribadito – e un intervento finalmente risolutivo da parte delle autorità competenti: siamo stufi di tanto degrado e del continuo baccano».