Monza: protesta dei residenti nella ztl per la sosta che si paga anche col pass

I residenti del centro storico di Monza non hanno più diritto alla sosta gratuita e senza limiti di tempo - anche negli stalli blu. I vecchi pass stanno per essere sostituiti da nuovi permessi. E scatta la protesta.
Monza Piazza Cambiaghi
Monza Piazza Cambiaghi Fabrizio Radaelli

È diventata a pagamento per tutti: i residenti del centro storico di Monza non hanno più diritto alla sosta gratuita e senza limiti di tempo – anche negli stalli blu. I vecchi pass stanno per essere sostituiti da nuovi permessi rilasciati a pagamento sotto forma di abbonamento annuale.

Il costo è di 150 euro ogni dodici mesi. La maggior parte dei permessi rilasciati dall’amministrazione negli anni passati riportava come data di scadenza quella del 30 aprile 2018: all’epoca il municipio aveva prorogato la validità delle autorizzazioni perché non era pronta ad applicare la nuova normativa, che invece adesso è stata definita. Le comunicazioni ufficiali da parte palazzo sono state inviate nei giorni scorsi a chi ha domicilio nel centro storico o nell’area Ztl: il nuovo regolamento entrerà in vigore dal primo di maggio. E non sono mancate le proteste.

«Dopo un anno di silenzio – ha scritto un residente di area Cambiaghi in un’e-mail inviata a palazzo e in copia alla redazione – vi presentate con un preavviso di quindici giorni e ci obbligate, perché di obbligo si tratta, a pagare 150 euro annui. Credo che quindici giorni di preavviso prima che il pass diventi a pagamento siano un po’ pochi, soprattutto dopo che ci avete messo un anno a prendere una decisione sul futuro della questione. Bisogno di soldi? Oppure semplice guadagno?», facendo i conti anche con il fatto con non esiste garanzia di avere un posto per mettere l’auto. «Egregio assessore Arena – ha scritto martedì un altro residente del centro – oggi ho ricevuto la vostra comunicazione riguardo il rinnovo del contrassegno e, con mio sommo disappunto, ho constatato che dovrà sborsare 150 euro per il suo rinnovo».

Le mail proseguono, elencando altri problemi e puntando l’attenzione sullo stato di degrado del parcheggio di area Cambiaghi – «la zona è diventata una baraccopoli, alla mercé di barboni che defecano accanto alle macchine, gettano siringhe usate, insultano tutte le donne che la attraversano. Non credete che farci spendere 150 euro per parcheggiare lì sia assurdo e pericolo e risulti, alla fine, un po’ una presa in giro?», si legge. E sulla cattiva abitudine di parecchi di posteggiare, per lavoro, in stalli regolati dal disco orario, che «viene furbescamente aggiornato a ogni scadenza, con buona pace per tutti tranne per chi pagherà».

Secca la replica dell’assessore alla Mobilità Federico Arena: «Sui cambiamenti i residenti erano stati avvisati da tempo – ha commentato – In ogni caso, 150 euro è una cifra simbolica: parcheggiare quotidianamente secondo le tariffe orarie o affittare annualmente un box in quella zona costerebbe anche dieci volte tanto. Quanto allo stato di piazza Cambiaghi, i controlli da parte delle forze dell’ordine non si sono mai interrotti».