Monza: pronta la delibera per il ponte chiuso, la giunta pensa di rifarlo solo pedonale

La giunta di Monza si prepara a votare la delibera che dà il via al rifacimento del ponte di via Colombo, chiuso perché a rischio crollo: le nuove norme potrebbero imporre di farlo solo pedonale e ciclabile.
MONZA la rete sul ponte di via Colombo
MONZA la rete sul ponte di via Colombo Fabrizio Radaelli

La delibera è pronta: sindaco e assessori ne discuteranno martedì prossimo durante la consueta riunione di giunta. Dopo la sua approvazione, si potrà dare il via libera all’iter amministrativo che porterà all’abbattimento del ponte di via Colombo e alla progettazione di quello nuovo, che potrebbe essere esclusivamente ciclopedonale. Lo anticipa l’assessore ai Lavori pubblici Simone Villa: «Siamo soddisfatti per essere riusciti a individuare quali risorse utilizzare e per aver redatto la delibera in tempi così rapidi – ha commentato – Di fronte a un problema straordinario siamo riusciti a trovare una soluzione in tempi record: lo abbiamo fatto anche per venire incontro alle esigenze dei commercianti e dei residenti dell’area, da mesi sono costretti a sopportare una situazione di difficoltà».

La chiusura del varco, infatti, ha limitato il passaggio e ha generato, di conseguenza, una contrazione degli incassi per molte delle attività della zona. E proprio per questo, per stimolare l’amministrazione a riaprire almeno un attraversamento ciclopedonale, in pochi giorni più di duecento persone hanno sottoscritto la petizione lanciata dal forno della passerella dei Mercati. Secondo il vicesindaco Villa si tratta di ragionare, ora, sulle fattezze del nuovo ponte: «Se dovesse essere attraversato anche da auto e da mezzi pesanti, per rispettare le nuove normative dovrebbe avere dimensioni più imponenti – ha precisato – dovrebbe essere più lungo e anche più alto», per evitare l’effetto “tappo” in caso di piene del Lambro.

Ma l’amministrazione sembra al momento essere più orientata alla progettazione di un’infrastruttura esclusivamente dedicata al transito di pedoni e di ciclisti «perché quella zona del centro – ha proseguito Villa – sta diventando sempre più pedonale». In ogni caso, «l’amministrazione – ha concluso – si prepara a una discussione condivisa con la cittadinanza». I guai per gli Spalti sono iniziati a metà settembre: negativo l’esito della perizia sulla stabilità dell’infrastruttura realizzata per conto dell’amministrazione dalla società specializzata 4 Emme Service spa di Bolzano e negativo anche il risultato delle prove di carico. La conseguenza non poteva che essere una sola: interdire qualsiasi tipo di transito – mezzi pesanti, auto, ciclisti e anche pedoni – sul ponte che scavalca il Lambro perché considerato pericolante. Potrebbe anzi crollare da un momento all’altro, come hanno stabilito le analisi. Alle transenne bianche e rosse, continuamente spostate da centinaia di incuranti del pericolo, l’amministrazione settimana scorsa ha sostituito delle reti, alte più di due metri e impossibili da scavalcare.