Monza: presunta truffa sul Reddito di cittadinanza, 30 persone denunciate

Frutto di una indagine specifica dei carabinieri di Monza che da settembre hanno sottoposto a verifica circa 300 persone. Danno stimato di 200mila euro. Scoperta una famiglia in cui ogni componente percepiva il Reddito.
Operazione dei carabinieri
Un’auto dei carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Monza, guidati dal maggiore Emanuele D’Onofri, hanno sventato una presunta truffa sul Reddito di cittadinanza con 30 persone denunciate e un danno da oltre 200.000 euro. I militari hanno effettuato una serie di controlli, da settembre, su 300 residenti, mirati per verificare la legittimità della erogazione del sussidio. Trenta, dai controlli, l’avrebbero percepito abusivamente. I militari hanno esperito indagini patrimoniali sui redditi dei percettori e dei rispettivi nuclei familiari, oltre che approfondimenti su altri requisiti richiesti per ottenere il beneficio, quali cittadinanza, soggiorno, certificati dei carichi pendenti e condanne, incrociando i dati con la documentazione fornita dall’ Inps di Monza (Dsu e Isee). Ebbene, dai controlli multipli è emerso che gli indagati avrebbero messo in atto numerose presunte irregolarità : “per alterare la propria situazione economica, in modo da rientrare nei parametri per chiedere il beneficio” dicono i militari monzesi.

In particolare sono emersi numerosi casi di presunta: “attestazione fittizia sui componenti dei nuclei familiari, con genitori che dichiaravano falsamente figli a carico, oppure omettevano di riferire sui redditi percepiti dai propri congiunti, in modo da alterare i parametri Isee”. Inoltre: “frequente era il ricorso a false attestazioni di “nullatenenza”, laddove, dalle verifiche dei militari, i percettori e i familiari risultavano proprietari di beni durevoli ed anche immobili”.

Sempre nell’ambito delle verifiche è stato anche scoperta una famiglia in cui ogni componente percepiva il Reddito anche se proprietari di immobili, alcuni anche fuori provincia. Evidenziate anche situazioni di cittadini stranieri che avrebbero dichiarato di essere residenti in italia da almeno 10 anni, sempre per ottenere il sussidio, mentre molti erano presenti nel Paese solo da qualche mese.