Monza, polo scolastico con la Citterio all’ex macello: via libera al test pubblico-privato

La nuova scuola elementare Citterio di Monza potrebbe vedere la luce nell’area dell’ex macello grazie a una procedura di partenariato pubblico-privato. Approvata la proposta sperimentale, in arrivo il bando.
Monza Area ex macello
Monza Area ex macello Fabrizio Radaelli

La nuova scuola elementare Citterio di Monza potrebbe vedere la luce nell’area dell’ex macello grazie a una procedura di partenariato pubblico-privato che prevede la collaborazione di FinLombarda Spa, la società finanziaria di regione Lombardia.

L’aveva anticipato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Villa durante la giunta itinerante che alla fine di maggio ha fatto tappa nei quartieri di Regina Pacis e San Donato: alle sue parole ha fatto seguito la proposta di delibera di giunta, discussa ai primi di luglio dalla squadra Allevi.

Quasi otto i milioni di euro stanziati – già da anni – dall’amministrazione per la realizzazione del nuovo edificio, che punta ad essere parte di un polo scolastico innovativo che comprenderà anche la media Bellani e il biennio del liceo Porta: a questa cifra se ne dovrà aggiungere una pressoché uguale, quasi altri otto milioni, a carico però del privato – una quota “presunta”, precisa la proposta di delibera, che verrà messa a gara nella procedura di partenariato – per un totale di 15 milioni e (quasi) 900mila euro.

E adesso, cosa succede? Con “successivo provvedimento – si legge nel documento – si provvederà all’indizione della gara per l’individuazione del soggetto privato che si dovrà occupare in partenariato pubblico-privato della progettazione definitiva, esecutiva, della realizzazione e della gestione dell’opera”, per poi “istruire la pratica di richiesta devoluzione mutuo alla Cassa depositi e prestiti”.

Un nuovo edificio per la primaria di via Collodi si attende da quasi due decenni: il progetto originario ne prevedeva la costruzione in un terreno adiacente all’attuale, in via Sangalli, fino a quando “indagini ambientali hanno rilevato livelli di inquinamento nel suolo tali da renderla non idoneo alla nuova realizzazione”.
E allora via, tutto da rifare: cercare una nuova area, presentare progetti appropriati al Miur, che intanto chiedeva alle regioni di vagliare le proposte dei comuni interessati alla realizzazione di poli scolastici innovativi, aspettare gli esiti, fornire ulteriori dettagli e precisazioni, definire modalità e tempistiche, fino ad arrivare all’interessamento definitivo e alla selezione del progetto.

Ancora indefinito il futuro degli altri due plessi: il Comune, così, ha deciso di richiedere a “regione Lombardia e al Miur di finanziare con le opportune procedure la realizzazione della scuola secondaria di primo grado Bellani e del biennio della scuola superiore Porta, comunque parti del polo innovativo già selezionato da regione Lombardia”.