Monza: poche ciclabili? Dateci le corsie degli autobus

La richiesta di MonzainBici all’assessore Paolo Confalonieri per favorire che rinuncia all’auto: le corsie degli autobus percorribili dai ciclisti. Per fare fronte alla carenza di ciclabili. «Costano poco e aumentano i percorsi».
Monza: poche ciclabili? Dateci le corsie degli autobus

«Mentre siamo in attesa che il Biciplan abbia veloce attuazione, vogliamo suggerire alcune semplici soluzioni che potrebbero portare nell’immediato benefici alla modalità di trasporto “bicicletta” e alla città intera – scrive MonzainBici all’assessore alla Mobilità Paolo Confalonieri – Oltre alla possibilità di tracciare corsie ciclabili sull’asfalto chiediamo, tramite un’ordinanza, che si possano percorrere con le biciclette le corsie riservate ai mezzi pubblici».

La richiesta nasce dall’analisi del rapporto che Legambiente ha realizzato con la collaborazione dell’Istituto di ricerche ambiente Italia e di Sole 24 Ore, reso noto qualche settimana fa. La XXI edizione di Ecosistema urbano analizza la vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, e ha messo Monza in croce. Diciotto gli indicatori utilizzati, 104 le città sotto analisi: il capoluogo della Brianza si è posizionato all’84esimo posto. MonzainBici intende così suggerire all’amministrazione comunale qualche via per ridurre almeno in parte il distacco, abissale, tra Monza e le città al vertice della classifica – occupano il podio Verbania, Belluno e Bolzano. «Ordinanze di questo tipo – prosegue l’associazione, allegando all’assessore come esempio il provvedimento dirigenziale emesso da Firenze – sono già state realizzate in numerose città: con poche risorse economiche permettono di aumentare l’offerta di percorsi praticabili in bicicletta, favorendo anche l’integrazione di diversi mezzi di locomozione».

Pronta la replica di Confalonieri: «Il comune di Firenze non ha emesso un provvedimento generalizzato, ma relativo a precise situazioni. Mi impegno a girarlo agli uffici con cui stiamo già valutando come normare, in ottemperanza al codice della strada, alcune situazioni in modo da favorire l’attuazione del Biciplan e consentire la circolazione in sicurezza delle biciclette. Nella fattispecie – conclude – stiamo analizzando il centro storico».