Monza, per la nuova Questura mancano tre mesi di lavoro: ma il cantiere è fermo

Quanto manca all’apertura della nuova questura di Monza nell’area della ex caserma militare di via Montevecchia? Il cantiere è fermo: basteranno tre mesi di lavoro per completarla, ma non si sa a partire da quando. L’edificio era stato completato lo scorso ottobre.
Monza cantiere nuova questura
Monza cantiere nuova questura Fabrizio Radaelli

“Fra tre mesi la nuova questura con 250 poliziotti” si era letto nei giorni scorsi sui giornali. Magari. Basterebbero sì tre, quattro mesi di lavori, conferma il vice questore di Monza Angelo Re dal Commissariato della polizia di stato di viale Romagna, ma il cantiere attualmente è fermo.

E finchè non saranno completate alcune opere nell’area esterna all’edificio, realizzato nell’area della ex caserma militare IV Novembre, tra le quali la recinzione, l’apertura della questura è rimandata a data da destinarsi. A creare false speranze il titolo di un articolo pubblicato da un quotidiano, la scorsa settimana, che dava sì tempi e cifre della nascente questura brianzola ma senza date certe.


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Anche rispetto al numero di poliziotti (funzionari compresi) in arrivo, 250 appunto, dai vertici del Commissariato non sono arrivate conferme: «Credo si tratti di un calcolo fatto sulla base di questure aperte in territori di analoghe dimensioni rispetto al nostro».
E sui tempi: «Dipenderà tutto da quando partiranno i lavori per completare la struttura: mancano tre/quattro mesi di lavoro e il cantiere attualmente (venerdì 2 marzo ndr) è fermo» precisa ancora Re.

Informazioni analoghe vengono anche dalla Prefettura: «La situazione è sempre sott’occhio ma ad oggi non abbiamo notizie aggiornate sull’insediamento degli uffici».

L’edificio realizzato in via Montevecchia – alle spalle dell’immobile di via Grigna che accoglie la Provincia – completato lo scorso ottobre, assorbirà il commissariato, ma anche la Polizia stradale di Seregno (Arcore è in forse) e la Prefettura, che lascerà quindi l’immobile di via Prina.

«Nell’ala laterale dovrebbero trovare spazio gli uffici della Stradale – aveva precisato il prefetto Giovanna Vilasi al Cittadino lo scorso novembre – mentre il corpo centrale sarà suddiviso tra questura e prefettura». Aveva anche previsto l’inserimento di circa trecento persone, personale della Prefettura compreso. Al nuovo organismo autonomo faranno capo 55 comuni tra Monza e Brianza e circa 900mila abitanti comprese alcune località in provincia di Lecco, Como e a sud di Milano.
Non se la passano meglio le “gemelle” della Provincia Mb, istituite insieme all’Ente brianzolo e ufficializzate nel 2009: a Fermo, nelle Marche, stanno facendo il conto alla rovescia per l’apertura della nuova questura, annunciata per il primo semestre del 2018. Ancora in corso invece i lavori per la realizzazione di quella di Andria che servirà la Bat (Provincia di Barletta, Andria e Trani), altra “sorella” della provincia di Monza e Brianza.

La Procura di Monza dovrebbe invece continuare a coprire anche parte del territorio dell’area metropolitana milanese, vedi ad esempio Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Paderno Dugnano. A completare lo scacchiere ci dovrebbe essere l’isitutuzione del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, con sede in via Cavallotti, con il distacco, come l’Arma, dal Comando milanese dal quale il distaccamento attualmente dipende.