«Vogliamo essere ottimisti. Fino a quando, però, non avremo in mano gli esiti definitivi e potremo esprimerci con ragionevole certezza, non possiamo sbilanciarci»: parola del vicesindaco Simone Villa. Il ponte di via Colombo, chiuso al traffico veicolare e pedonale dal 19 settembre, è stato sotto esame per buona parte di mercoledì 3 ottobre: i risultati, attesi tra un paio di giorni, potrebbero (il condizionale è d’obbligo) portare alla riapertura del transito ciclopedonale.
Da metà mattina e fino al primo pomeriggio si sono svolte le prove di carico: sono state effettuate posizionando alcune vasche sul ponte, che sono state riempite in maniera progressiva fino a raggiungere un peso di 500 chili per metro quadro. Contemporaneamente i tecnici di 4Emme Service spa – l’azienda di Bolzano che nel corso dell’estate ha realizzato le indagini infrastrutturali richieste dall’amministrazione – hanno allestito sul letto del Lambro in secca un laboratorio mobile e hanno rilevato le deformazioni che man mano si producevano. A sorvegliare le operazioni anche la protezione civile comunale.
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«Resta intanto sicuramente interdetto, fino a data da destinarsi, il passaggio alle auto e agli altri mezzi pesanti – ha proseguito Villa – per cui saranno necessarie ulteriori indagini. A breve approfondiremo la questione. Una volta in possesso dei risultati dell’indagine potremmo renderci effettivamente conto dell’entità del danno, delle tempistiche necessarie alla realizzazione degli interventi e, soprattutto, dei costi». Commercianti e ristoratori della zona, con il fiato in sospeso da ormai due settimane, incrociano le dita.