Monza: nuova proposta per il Feltrificio Scotti, addio a ciminiera e teatro della musica

La proprietà dell’ex Feltrificio Scotti torna a proporre una variante al piano integrato che prevede la demolizione della ciminiera e la cancellazione dell’auditorium-teatro della musica. Che il Comune però chiede altrove: forse a piazza Virgilio.
Monza Area ex feltrificio Scotti
Monza Area ex feltrificio Scotti Fabrizio Radaelli

Il progetto di recupero dell’ex Feltrificio Scotti in vialone Battisti vuole cambiare pelle: meno commerciale e terziario, più residenziale, ma soprattutto addio alla ciminiera storica e all’auditorium della musica. Che rimane indispensabile alla città, si legge nella delibera della giunta Allevi, ma che sarà fatto da un’altra parte. Forse nel piano per l’area del Rondò dei pini.

La proposta del privato, Fondazione De Ponti ed Fc Immobiliare, è stata accolta dall’amministrazione comunale come progetto di massima e viene rinviato alle valutazioni di commissione paesaggio e Soprintendenza, ma dovrà anche essere oggetto di variante alla convenzione già firmata con il Comune e di variante al Piano di governo del territorio. Insomma, non è semplice. Il punto di partenza è comunque il voto del consiglio comunale di settembre 2015, quando è stato approvato il programma di intervento, passato poi alla convenzione il 22 novembre di un anno dopo. La nuova richiesta di cambiare il progetto risale allo scorso novembre: il privato ha chiesto al Comune “un parere preventivo in merito ad una nuova proposta planivolumetrica prevedente anche la possibilità di poter usufruire degli incentivi relativi alla D.C.C. n. 45/2018”.

Ancora passaggi amministrativi: a metà gennaio l’integrazione con le richieste formulate dagli uffici comunali (per un piano che “ ipotizza una diversa configurazione planivolumetrica che pur non modificando la quantità totale della Superficie lorda di pavimento (Slp) ne aumenta la Slp residenziale, riducendo quella terziario/commerciale” e aumenta alcune altezze). La proposta “non prevede più, sulle aree interne al comparto, la realizzazione del richiamato auditorium di 400 posti” e disegna una nuova strada fra via Scarlatti e via Boito. In più, pianifica “la demolizione della ciminiera e di quota parte dei manufatti verso via Donizetti”.

“Per quanto sopra l’Amministrazione Comunale, alla luce della documentazione depositata agli atti comunali, intende in via preliminare aderire alla modifica del già convenzionato Pii (Piano integrato di intervento) nel rispetto dei seguenti indirizzi e criteri informatori: rilocalizzazione dell’auditorium, non più previsto all’interno del comparto di viale Cesare Battisti, perseguendo l’obiettivo strategico di realizzare una struttura pubblica da configurarsi quale Teatro della Musica con valenza polifunzionale. Va verificato pertanto una possibile sua localizzazione sull’area dismessa limitrofa di piazzale Virgilio (il Rondò die pini, ndr), interessata anch’essa da una istanza di modifica di un Pii già convenzionato. Quest’ultima area, strategica sia per la vicinanza di altre strutture pubbliche che per i principali assi viari che la delimitano, consentirebbe di avere la disponibilità di maggiori spazi da destinare alla struttura del Teatro della Musica ed anche da dedicare ai parcheggi al servizio della stessa”.

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Il Comune chiede anche “aree a servizi, in cessione o in asservimento ad uso pubblico, prevalentemente in fregio al viale Cesare Battisti anche al fine di valorizzare gli edifici denominati Villa Azzurra ed Ex Casa delle Aste; con l’auspicio che quest’ultimo edificio, confermato come Slp privata di tipo culturale, possa essere recuperato, con il benestare della Soprintendenza, per una fondazione musicale locale”.

In ogni caso la delibera sottolinea che “è fondamentale per l’Amministrazione Comunale dotare la città di uno spazio pubblico polifunzionale, Teatro della Musica, dotato di tutte le infrastrutture di servizio in grado di colmare una carenza strutturale che una città come Monza non può più permettersi”.