Monza, niente accordo con il circolo La scuola tennis del parco chiude

Dopo tre gare andate deserte, chiude i battenti la scuola del circolo tennis all’interno del parco di Monza. I rappresentanti hanno ottenuto dall’amministrazione comunale un incontro per sabato 11 ottobre, in municipio.
Colpo d'occhio sul centrale del Circolo Tennis Monza di via Boccaccio (Radaelli)
Colpo d’occhio sul centrale del Circolo Tennis Monza di via Boccaccio (Radaelli) FABRIZIO RADAELLI

La scuola tennis del circolo monzese ha chiuso i battenti. Genitori e maestri sono sul piede di guerra per l’ultima doccia gelata che si è abbattuta sullo storico circolo monzese. Dopo il terzo bando di gara andato deserto per la gestione degli spazi all’interno del parco di Monza non si è trovato un accordo e così il direttore sportivo, Gianluca Ciappi ha dovuto comunicare alle famiglie che purtroppo non c’era possibilità di continuare sino a giugno come era stato comunicato in precedenza.

«Nelle trattative tra il consiglio direttivo e il Consorzio parco e Villa reale- spiega Ciappi- per concedere una proroga temporale così che l’attività potesse proseguire sono state presentate delle condizioni che il consiglio ha ritenuto non praticabili per diversi motivi. Per questo il nostro presidente Carlo Cevenini mi ha comunicato di sospendere la scuola tennis».

I genitori avevano deciso di scendere in campo e recarsi venerdì in piazza Trento con i bambini per una dimostrazione sotto casa del primo cittadino per chiedere il suo intervento al fine di trovare un compromesso. In un secondo momento l’iniziativa è stata annullata dopo che il circolo ha ottenuto un incontro con il sindaco sabato 11 ottobre in mattinata.

Con la chiusura della scuola tre maestri e due preparatori atletici saranno disoccupati, a questi si sommano le altre persone che operano all’interno del circolo. Sono ben 175 bambini iscritti, di cui 15 con disabilità che fanno parte della squadra tennis per un sorriso, che vogliono continuare a giocare e che hanno scelto questa scuola per la qualità dell’insegnamento. Senza dimenticare i 170 soci che da sempre si occupano del circolo e che si chiedono cosa l’amministrazione voglia fare al posto dell’attuale struttura, che rischia di fare la fine della vicina pista di pattinaggio abbandonata da anni.

Articolo aggiornato venerdì 10 ottobre alle 13