Monza, nei restauri ai Giardini reali parte anche l’intervento per l’Antro di Polifemo

Il Consorzio Villa reale annuncia l’inizio dei lavori all’antro di Polifemo del laghetto. I lavori di restauro fanno parte della prima fase di interventi finanziati dai 55 milioni di euro della Regione Lombardia.
Antro Polifemo parco Monza da Google Maps
Antro Polifemo parco Monza da Google Maps

Dopo il tempietto neoclassico finisce in cantiere un altro angolo celebre della Reggia di Monza e in particolare dei Giardini reali: l’antro di Polifemo del laghetto.

Il Consorzio Villa reale ha annunciato che da martedì 28 luglio sono programmati “i lavori di scavo propedeutici alla riqualificazione dell’ Antro di Polifemo”cioè la “cavità realizzata artificialmente, che ripropone un antro naturale ispirato al luogo in cui si addormentò il gigante Polifemo, ingannato da Ulisse”.

La Reggia ricorda come “oltrepassati la grotta belvedere e la cascatella, il sentiero prosegue dritto verso settentrione. Nell’area centrale a prato, sulla destra è possibile scorgere una sorta di orrido, un pittoresco antro naturale ricavato tra rocce e vegetazione arbustiva, che in origine doveva essere più ricca e folta. Il nome assegnato a questo luogo, citato per la prima volta nel trattato di Ercole Silva, potrebbe far riferimento alla pittoresca terra dei Ciclopi, posta alle pendici dell’Etna, ove è collocato il famoso antro”.

L’antro è quello in cui nell’Odissea vengono rinchiusi Ulisse e gli altri sulla via di Itaca dal ciclope: poi l’inganno del nome “Nessuno”, Polifemo che dopo avere divorato alcuni uomini si addormenta stordito dal vino, il piano per scappare, il gigante accecato per riuscire a fuggire e a imbarcarsi di nuovo fuggendo dall’isola. Ciclopi, a Monza, non risultano, ma le suggestioni sì.

“La cavità costituisce in ogni caso uno dei tanti punti focali dei giardini inglesi che, come specifica il Silva – ricorda sempre il Consorzio – offrono l’opportunità di molteplici vedute, a fronte dello scontato e prevedibile impianto del giardino formale, che può essere percepito in un unico sguardo, attraverso la prospettiva centrale”.

I lavori di restauro fanno parte della prima fase di interventi finanziati dai 55 milioni di euro della Regione Lombardia all’interno dell’accordo di programma che ha portato la Regione stessa nella proprietà indivisa del complesso monumentale monzese.