Monza, l’Unione artigiani in difesa dei centri estetici: «Chiusi senza avere avuto contagi e dopo le spese in sicurezza»

Presa di posizione dell’Unione artigiani Milano, Monza Brianza: «Benchè queste attività si siano distinte per aver sempre rispettato i protocolli anti Covid ed aver investito molto sui dispositivi di protezione per il personale e per la clientela - afferma Marco Accornero, segretario generale- saranno costretti nuovamente alla chiusura»
Marco Accornero
Marco Accornero

L’Unione artigiani in difesa dei centri estetici penalizzati dalla zona rossa. Nuovamente chiusi, senza mai aver avuto casi di contagio e dopo aver speso ingenti somme per dispositivi di protezione, mascherine, visiere e disinfettanti.

La reazione dell’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza di fronte alla notizie che vedrà la Lombardia chiudersi nuovamente in “zona rossa”, suscita particolari critiche guardando alla realtà vissuta dai centri estetici.

“Benchè queste attività si siano distinte per aver sempre rispettato i protocolli anti Covid ed aver investito molto sui dispositivi di protezione per il personale e per la clientela – afferma Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani -, da domani anche loro saranno costretti nuovamente alla chiusura forzata determinata dalla zona rossa.”

“Se il problema è quello di delimitare e controllare la diffusione del contagio – rimarca Accornero – quello dei centri estetici allora non rappresenta una criticità. Non ci sono evidenze di alcun contagio legato a queste attività e, ribadiamo, si tratta di professionisti che hanno sempre dimostrato grande attenzione alla sicurezza e alla salute.”

“Chiediamo con vigore di consentire agli estetisti – conclude Accornero – di restare aperti, evitando peraltro la pericolosa diffusione di servizi a domicilio, del tutto fuori da ogni regola e perciò altamente pericolosi per il contagio.”