Monza, l’Isis e il Gp di Formula 1: si studiano barriere in zona Rinascente, piazza Trento e piazza Cambiaghi

L’Isis annuncia che colpirà l’Italia e l’allarme sicurezza si riflette sul Gran premio che si terrà a Monza il 3 settembre. Dopo l’attentato di Barcellona e le minacce via web di Daesh, il Viminale ha diramato una circolare alle prefetture per quanto riguarda le misure di sicurezza da mettere in campo non soltanto nelle città più importanti, ma anche nei luoghi dove si tengono eventi di richiamo.
Controlli di sicurezza in zona autodromo
Controlli di sicurezza in zona autodromo

L’Isis annuncia che colpirà l’Italia e l’allarme sicurezza si riflette sul Gran premio che si terrà a Monza il 3 settembre. Dopo l’attentato di Barcellona e le minacce via web di Daesh, il Viminale ha diramato una circolare alle prefetture per quanto riguarda le misure di sicurezza da mettere in campo non soltanto nelle città più importanti, ma anche nei luoghi dove si tengono eventi di richiamo. Inevitabile non pensare ai 100mila tifosi – queste le stime – che si riverseranno in città nel weekend dei motori, senza contare la presenza nella tre giorni all’autodromo di personalità del mondo dello spettacolo e delle istituzioni. Una circostanza che, anche al di là dell’Isis stessa, potrebbe attirare l’attenzione di squilibrati o alla ricerca di un’arruolamento sul campo. Monza non è considerata aree ad alto rischio, ma la situazione è cambiata rispetto agli anni precedenti.

Barriere in arrivo

Sul fronte cittadino la scorsa settimana si è tenuto un incontro tra i rappresentanti del tavolo per la sicurezza: prefetto, comune e forze dell’ordine. In calendario è previsto un ulteriore incontro, ma nell’ultimo sono già state illustrate alcune delle misure che verranno messe in campo per il Gp. In realtà di strumenti di controllo si era parlato anche nella riunione che si era tenuta a metà luglio, subito dopo l’insediamento della nuova giunta. Già allora erano emerse esigenze di maggiore controllo in seguito ai fatti avvenuti a giugno a Torino nella notte della finale di Champions. Allora si era parlato dell’utilizzo di mezzi pesanti da posizionare agli ingressi delle piazze pedonalizzate, in modo da bloccare ogni veicolo che tentasse di entrarvi. Un sistema in uso in luoghi di grande afflusso di persone fra cui il santuario di Lourdes.

Nella riunione della scorsa settimana, il piano ha preso maggiore corpo: l’idea al vaglio è quella di sistemare delle barriere in almeno tre aree della città: zona Rinascente, piazza Trento e piazza Cambiaghi. Se saranno mezzi pesanti o barriere antiterrorismo come quelle posizionate a Milano, non è ancora noto. In attesa della prossima riunione, il Comune si è comunque attrezzato su altri fronti e sono scattati i primi divieti. Il sindaco Allevi ha siglato tre ordinanze che riguardano la somministrazione di alcolici, la gestione del commercio sulle aree pubbliche nei giorni della gara e il bagarinaggio.

Ordinanze anti alcol e bagarini

Le ordinanze vietano la vendita di bevande contenute in recipienti di vetro, metallo e plastica con tappo e l’assoluto divieto alle persone presenti all’interno di autodromo, parco e reggia di “introdurre, fare uso e consumare sul posto ogni genere di bevanda contenuta in recipienti” nei materiali sopra detti. È vietato introdurre qualsiasi materiale che possa creare danno al verde pubblico e, da ultimo, vendere bevande su tutte le strade in entrata e uscita dal parco e dall’autodromo. La fascia coperta dal divieto è di 500 metri. Le aree considerate più calde sono quelle di sempre: gli ingressi di porta Monza – porta di Vedano, viale Mirabello e viale Vedano. Il divieto non vale per i rivenditori autorizzati. L’ordinanza entrerà in vigore il 31 agosto e sarà valida fino al 3 settembre. Tutti coloro che saranno pizzicati a violare i divieti rischiano una sanzione che va da 250 fino ad 500 euro. Per quanto riguarda il commercio il documento vieta la vendita e la somministrazione sulle aree pubbliche o private, in una fascia di 500 metri dal Parco, e sotto qualsiasi forma. Per quanto riguarda i bagarini, le misure non cambiano. Presenza fissa al Gp, hanno esteso il loro campo d’azione dal perimetro del parco all’intera città: dalla stazione fino a pochi metri dalle biglietterie autorizzate. In questo caso, oltre ai controlli della guardia di finanza, gli abusivi dovranno guardarsi anche dalla multa comunale: dai 250 ai 500 euro.