Monza, l’Ipsia diventa un istituto d’istruzione superiore (dedicato a Enzo Ferrari)

L’Ipsia di Monza cambia nome e dall’1 settembre lo storico istituto professionale di San Rocco, che quest’anno spegne la 55esima candelina, diventa Istituto di istruzione superiore “Enzo Ferrari”. Tutto per rilanciare il corso di grafica.
Enzo Ferrari a Monza
Enzo Ferrari a Monza

L’Ipsia di Monza cambia nome e dall’1 settembre lo storico istituto professionale di San Rocco, che quest’anno spegne la 55esima candelina, diventa Istituto di istruzione superiore “Enzo Ferrari”. Una trasformazione per lo più formale, dovuta ad adeguamenti burocratici, con la decisione di rilanciare il corso di grafica da tempo attivo, ma latente.

«A questo punto è stato necessario il passaggio da istituto professionale a istituto di istruzione superiore – precisa la dirigente Renata Cumino, che si è insediata lo scorso settembre – Un percorso già intrapreso da mesi con l’ufficio scolastico e che si formalizzerà dall’inizio di settembre».
E smessi gli abiti di istituto professionale per l’industria e per l’artigianato era necessario dare alla scuola un nome nuovo, decidendo di coinvolgere in questa decisione tutto l’istituto. «Abbiamo creato un gruppo formato da insegnanti, studenti e genitori – precisa la preside – è stata stilata una rosa di nomi, e alla fine la decisione è ricaduta sulla figura di Enzo Ferrari, al quale verrà appunto intitolata la scuola».

Manca solo il via libera ufficiale, come prevede la prassi burocratica, dell’ufficio scolastico e della prefettura. Così che a settembre, al ritorno sui banchi, l’Ipsia sarà diventato l’istituto Enzo Ferrari.

Nulla cambia per gli studenti. Nessun intervento strutturale, ma semplicemente un nuovo nome anche se l’acronimo dello storico istituto rimarrà a lungo nel vocabolario dei monzesi. Una città che patria dei motori, dopo l’autodromo avrà anche un istituto superiore a tutto gas.

L’Ipsia è infatti uno dei simboli formativi di Monza. Nato nel 1960 con lo scopo di avviare i ragazzi al mondo del lavoro nel settore nascente dell’industria e in quello tradizionale dell’artigianato, ha formato migliaia di brianzoli.

Un istituto che in oltre mezzo secolo di storia è sempre stato al passo con i tempi adeguandosi anche alle nuove tecnologie e a un’industria in continua evoluzione con l’introduzione negli anni Novanta di laboratori e di un contatto costante con il tessuto produttivo del territorio.

Dal 2008 poi si è aperta anche al mondo della comunicazione con l’introduzione del corso audiovisivo e con il conseguimento del diploma in produzioni cinematografiche e televisive. Adesso questo ulteriore cambiamento.
«Una scelta nata dalla volontà di rilanciare anche il corso di grafica – precisa ancora la dirigente Cumino – rendendolo vitale». Anche se le abitudini sono lontane a morire e ci vorrà del tempo per imparare a chiamare con il nuovo prestigioso nome, quella che per intere generazioni di ragazzi è (e per molti rimarrà) l’Ipsia.