Monza, l’idea per l’ex Fossati Lamperti: «Trasformatela in casa per anziani»

Quella che oggi a Monza è il rifugio di tossicodipendenti e disperati domani potrebbe trasformarsi in luogo di accoglienza e di cura per gli anziani. Questa l’idea avveniristica per riqualificare l’ex area Fossati Lamperti.
Monza, degrado area Fossati Lamperti
Monza, degrado area Fossati Lamperti Fabrizio Radaelli

Quella che oggi a Monza è il rifugio di tossicodipendenti e disperati domani potrebbe trasformarsi in luogo di accoglienza e di cura per gli anziani. Questa l’idea avveniristica lanciata da alcuni sanrocchesi che in questo modo vorrebbero riqualificare l’ex area Fossati Lamperti.
«Da un lato si riqualificherebbe la zona e dall’altro si risolverebbe in parte il problema della cronica mancanza di posti nelle residenze socio assistenziali del territorio – spiegano – Infatti la situazione in quell’area è diventata intollerabile».

Abbiamo più volte segnalato la presenza di nuclei familiari, anche con minori, che vivono tra i ruderi della storica azienda, che ospita tossicodipendenti e spacciatori. «Neppure la presenza del deposito degli autobus ha migliorato la situazione – aggiungono – Invece che lasciare quell’area abbandonata o attendere le decisioni degli amministratori si potrebbe pensare a riqualificarla con un preciso piano socio sanitario».
Il crono programma è, almeno sulla carta, già definito: bonificare la zona, sia all’interno che all’esterno, realizzare la struttura muraria con la possibilità di sfruttare anche l’altezza dei grandi open space, attivare tutte le pratiche burocratiche per l’accreditamento della struttura.

«In questo modo si creerebbero posti di lavoro – precisano – Sia durante la fase cantieristica che dopo l’apertura della residenza dove potrebbero trovare impiego medici, infermieri e personale socio sanitario». Una richiesta di attenzione verso la terza età che arriva anche da un numero sempre più elevato di anziani residenti nel rione.
«Anziani che spesso non possono essere seguiti dai figli – precisano – Ma che con la realizzazione di questa residenza potrebbero continuare a vivere nel loro rione, seguiti da personale addestrato». Un sogno non certo di facile e rapida realizzazione che ad oggi lascia spazio solo alla certezza di un’area nel cuore di San Rocco rifugio di disperati under cinquanta.